FABRIANO – Faccia a faccia fiume fra Elica e sindacati. Una riunione maratona che ha fatto riannodare il filo del dialogo fra le due parti. Per questa mattina, 15 settembre, è attesa una comunicazione ufficiale da parte dei sindacati in modo unitario.
Nuovo round fra la multinazionale che produce cappe aspiranti e le parti sociali, ieri 14 settembre nella sede di Confindustria Ancona. Al centro del summit il rinnovo di un accordo che possa consentire all’azienda del patron, Francesco Casoli, di poter guardare al futuro in modo più roseo. Dunque, un piano industriale per il prossimo triennio che preveda anche l’utilizzo di misure in chiave occupazionale.
La riunione è partita dalle 9 di ieri mattina ed è terminata solo dopo le 22, fra sedute plenarie e approfondimenti a latere. Una vera e propria maratona che ha sicuramente di positivo il fatto che le due parti abbiano deciso di andare avanti quasi a oltranza dopo che l’11 settembre scorso, in pratica, il faccia a faccia nei dettagli non era neppure iniziato.
Il management aziendale, infatti, non aveva gradito lo sciopero di due ore che la stragrande maggioranza dei dipendenti aveva deciso di attuare su input dei sindacati. Per questo, quindi, la riunione è stata quasi subito aggiornata. Si è entrati nel merito con proposte e controproposte per cercare di giungere a un accordo che possa soddisfare tutti i legittimi interessi in campo.
Dal punto di vista dell’occupazione, fino a prima dell’avvio della riunione di ieri, sono stati dichiarati circa 164 esuberi che, però, attraverso la riduzione dei turni di lavoro – da otto a sei ore – potrebbero scendere fino a 60. La riduzione del monte ore lavorate dovrebbe interessare circa 470 tute blu.
Nel corso della riunione fiume di ieri, oltre alle strategie industriali, molto tempo è stato dedicato proprio all’utilizzo di ammortizzatori sociali e quanto necessario per non andare a impattare sui livelli occupazionali. Oltre ai sindacati, è stata la stessa multinazionale fabrianese a impostare questa linea. Certamente, dunque, si tratta di una trattativa complessa e difficile, ma il dialogo sembra esserci.