Pesaro

Emergenza idrica Pesaro Urbino, Ruggeri (M5S): «Saltata la pulizia degli invasi, la Regione manca gli impegni»

La consigliera regionale: «Ad aprile Aguzzi parlava di uno sfangamento da 75 mila metri cubi al Furlo. Non si è fatto nulla»

Il Furlo

PESARO – Emergenza idrica, pulizia degli invasi rinviata anche quest’anno. Il caso diventa politico e la consigliera regionale (M5S) Marta Ruggeri si scaglia contro la giunta Acquaroli. «La giunta marchigiana avrebbe potuto contare su tutte le condizioni favorevoli a una campagna di interventi per aumentare la capienza degli invasi attraverso un primo sfangamento dell’invaso del Furlo. 75 mila metri cubi fu il dato annunciato ad aprile dall’assessore Aguzzi rispondendo ad un mio atto ispettivo che affrontava, proprio in prossimità dell’estate, questo tema strategico nella gestione delle risorse idriche e sentito, in modo particolare, nella provincia di Pesaro e Urbino, dove il numero dei bacini artificiali è superiore rispetto al resto delle Marche. Da sommarsi alle altre due crisi idriche regionali, nelle province di Ascoli e Fermo dove già da qualche settimana è iniziato il razionamento, arrivando alla chiusura totale dei serbatoi nelle ore notturne».

Gli invasi di Tavernelle, San Lazzaro e Furlo sono all’80% di volume possibile (circa 1,060,000 mc su 1.300.000 mc). Ma qui c’è un grave problema. I tre grandi bacini potrebbero avere una capienza di 2,8 milioni di metri cubi d’acqua. I sedimenti sul fondo oggi permettono un accumulo massimo di 1,3 milioni di mc. In pratica sotto il 50%. La pulizia era prevista per la primavera 2023.

«È evidente che non si può nemmeno più parlare di “emergenza”, ma di una situazione oramai da tempo scandita da eventi sempre più estremi, siccità prolungate e alluvioni devastanti, che impongono una gestione più oculata e razionale della risorsa idrica. Ma da oltre un anno dall’approvazione di una serie di impegni approvati dall’assemblea regionale, tra cui una specifica mozione a mia firma, prendiamo atto che la giunta regionale li ha purtroppo disattesi, a cominciare dallo sfangamento del Furlo, prima annunciato e subito dopo ritirato.

Concludo ricordando che proprio su questo tema ho depositato anche due proposte di Legge che la Regione non sembra proprio voler né approfondire in commissione né tantomeno portare in discussione in aula: una per finanziare sistemi di raccolta dell’acqua piovana, l’altra per ridurre la frammentazione del sistema di gestione idrico regionale e, contestualmente, rafforzare la gestione pubblica».