Attualità

Ennesima settimana di passione per la Quadrilatero e i dipendenti dei cantieri di Fabriano

A pochi giorni dalla manifestazione dei lavoratori, con tanto di blocco parziale della SS. 76, si cerca di capire il futuro prossimo per quest’opera che, dopo la richiesta di Astaldi di concordato preventivo “con riserva”, appare sempre più a rischio incompiuta

I lavoratori in corteo

FABRIANO – A pochi giorni dalla manifestazione dei lavoratori dei cantieri di Fabriano della Astaldi, con tanto di blocco parziale della SS. 76, si cerca di capire il futuro prossimo per quest’opera che, dopo la richiesta di Astaldi di concordato preventivo “con riserva”, appare sempre più a rischio incompiuta. E non mancano anche le polemiche politiche.

«Sosterremo sempre i lavoratori», assicura il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni. «Anche perché è fondamentale che i lavori siano portati a compimento. Ora stiamo peggio del 2009 e questo è un danno per la vocazione turistica di Genga e per le nostre aziende».

D’accordo il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. «Ci sono due ordini di problemi. Il primo è il rischio licenziamento per i 48 lavoratori di Astaldi. Il secondo è relativo alle numerose aziende che vantano crediti nei confronti del contraente generale, visto che è da ottobre che molte non sono state pagate. Un fallimento di Astaldi rappresenterebbe un duro colpo difficile da assorbire. Abbiamo un filo diretto con il Governo e faremo il possibile per far comprendere l’importanza di questa arteria per il nostro territorio».

I sindacati, da parte loro, sono molto combattivi. «Siamo arrivati a oltre trenta ore di sciopero da quando si è aperta la vertenza e questi sono sacrifici per i lavoratori. Ieri hanno manifestato la loro rabbia e preoccupazione. È inconcepibile che non si riescano ad avere soldi già stanziati. Incredibile lo scaricabarile in atto a tutti i livelli. Il problema, però, è che a pagare sono sempre e solo i lavoratori», il j’accuse del segretario provinciale della Fillea, Daniele Boccetti.

«Non c’è più tempo, i lavoratori rischiano il loro posto di lavoro ed è impensabile che lo Stato agisca solo all’ultimo istante», le parole del segretario provinciale della Feneal, Andrea Casini.

«Cercheremo di scongiurare i licenziamenti fino all’ultimo istante utile e anche oltre. Sono contento dell’ufficializzazione della riunione del pre-Cipe, speriamo sia confermata visto che tante date sono circolate in questi ultimi mesi. E poi, c’è stata solo la delusione», conclude il segretario provinciale della Filca, Luca Tassi.

In coda, una nota polemica da parte del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, rivolta al primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli. «La Regione è in linea con il pagamento di tutti gli stati di avanzamento dei lavori della Quadrilatero. Solo per il primo tratto della Pedemontana, a oggi, abbiamo già versato 30 milioni di euro. Ci siamo impegnati su più fronti per garantire continuità al cantiere – continua Ceriscioli – attivandoci, con Quadrilatero, per la consegna dei lavori del secondo lotto della Pedemontana. Il cantiere è attivo da settembre ed ha permesso di dare continuità lavorativa agli operai che stanno concludendo proprio il primo lotto. Per quanto riguarda il terzo e quarto lotto della Pedemontana, il progetto è stato consegnato al Ministero, che lo sta trasmettendo al Cipe. Infine, per quanto riguarda la cifra dei 9 milioni di euro relativi all’ultima variante per l’adeguamento delle gallerie esistenti della ss76 (su cui è intervenuto il sindaco di Fabriano, addossando, erroneamente, le colpe alla Regione), va sottolineato che la Quadrilatero ha presentato il progetto che ha appunto un valore pari a 9 milioni, ma il Cipe – da quando è entrato in carica il nuovo Governo – non si è mai riunito e quindi, di fatto, siamo al palo. Solo l’attivazione di questo progetto garantirebbe l’assorbimento di almeno 10 lavoratori».