Se cercate una bussola che possa illuminarvi la via nel variegato mondo dell’enologia Made in Italy, la risposta è senza ombra di dubbio la guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso, una tra le più autorevoli pubblicazioni italiane che ogni anno aggiudica i prestigiosi Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento di qualità assegnabile ad un vino.
Un premio ambitissimo riservato solo a poche etichette di prestigio selezionate accuratamente dal panorama vinicolo italiano, tra le quali ad oggi possiamo dire di trovare anche un’eccellenza del Marchigiano, l’azienda Sparapani, che lo ha ottenuto grazie al Verdicchio dei Castelli di Jesi “Il Priore”, definito dalla Guida “un vino maschio e raffinato, innervato di acidità e sale che lo proiettano in un orizzonte indefinibile; il suo valore è l’essere un vino di razza, il classico che non tramonterà mai perché racchiude ciò che di meglio può offrire il vitigno.”.
Una grande soddisfazione per la Sparapani, un’azienda vinicola che ha sede nel cuore delle Marche, a Cupramontana, ovvero nella capitale del Verdicchio, che abbiamo recentemente ricordato essere uno dei vini bianchi più apprezzati sul territorio italiano.
L’attività dell’Azienda si concentra all’interno di una cornice antica, quasi una piccola nicchia incantata: quella dell’Antico Eremo dei Frati Bianchi, un complesso monastico Camaldolese caratterizzato da grotte ricavate nel tufo che conservano intatta la magia del tempo e delle tradizioni. Chiamato così perché è in questo luogo che “la natura veramente incontaminata ha accolto e protetto nei secoli la preghiera ed il lavoro dei Frati Bianchi, che si occupavano soprattutto di agronomia forestale e di agricoltura. Da questo luogo in cui regnano pace e silenzio gli agricoltori del circondario hanno ereditato l’amore per la coltura della vite. E questo luogo magico ha ispirato la famiglia Sparapani nel realizzare grandi vini, frutto del lavoro e della passione.”, queste le parole scelte dall’Azienda nel raccontarsi.
Un’attività coltivata con tenacia e passione nel corso degli anni, caratteristiche che in connubio con l’elevata qualità dei prodotti offerti dal territorio marchigiano portano inevitabilmente ad un prodotto finito sublime, unico nel suo genere. Il Parco dei vigneti tra Poggio Cupro e Castellaro si apre infatti ad una diversificazione di altitudini ed esposizioni climatiche che va ad influire positivamente sui vitigni, garantendone equilibrio e corposità.
Un’etichetta, che la Ditta descrive così: “Disegnata a mano da Cinzia Tonini, moglie di Giuseppe Sparapani, racchiude tutto l’amore per la nostra terra: c’è il Priore dell’antico eremo dei Frati Bianchi, che sorge vicino ai nostri vigneti e ha tramandato la cultura della coltivazione della vite, e c’è il profilo del monte San Vicino, che domina benevolo la zona di produzione del Verdicchio.”.
Un vino che rappresenta il perfetto epilogo dei suoi vitigni, dall’aspetto cristallino, con un’ottima vivacità cromatica data dai riflessi intensi verde-oro, sintomo spia di una buona struttura; dal profumo di carattere, intenso ed avvolgente, che spazia dalla frutta a polpa gialla, come pesca e albicocca, ai sentori floreali dell’acacia, fino ad una scia finale di sensazioni agrumate e mandorlate, fonti di salinità.
Perfetto in abbinamento sia con carni che con preparazioni a base di pesce, Il Priore è un Verdicchio che appaga tutti i sensi coinvolti grazie anche alla finissima struttura gustativa, avvolgente al palato, d’impatto morbido con un piacevole ritorno di freschezza salina accompagnata dai toni pungenti degli agrumi.