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L’esame di maturità ai tempi del Covid, il preside Rossini: «Doveroso far celebrare questo “rito” agli studenti»

Maturità in modalità "alternativa", rientro a scuola a settembre e concorso per il reclutamento degli insegnati: ne abbiamo parlato con il presidente dell'Anp Marche

Per moltissimi studenti quest’anno l’esame di maturità sarà completamente diverso da quello di sempre a causa delle misure anti contagio relative al coronavirus. Tra paure, incertezze e curiosità, l’esame sarà sostituto da un colloquio che ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente. Ne abbiamo parlato con Riccardo Rossini, presidente dell’Anp Marche, l’Associazione Nazionale dei dirigenti scolastici e delle alte professionalità della scuola, nonché preside del Liceo Scientifico “Marconi” di Pesaro.

Riccardo Rossini, presidente dell’Anp Marche

«In merito alle modalità dell’esame stabilite siamo molto soddisfatti perché era doveroso permettere ai ragazzi, dopo tutto il lavoro fatto in questi anni e soprattutto in questo ultimo periodo con la didattica a distanza, celebrare questo rito che dà il “la” agli esami della vita; il rischio infatti era che i ragazzi del 2020 fossero “marchiati” da una forma di “esame sanatoria” – ha detto Rossini -. La parte scrittografica verrà ovviamente trattata all’orale in maniera non di certo impegnativa come può essere l’esame scritto di latino o greco al classico o quello di matematica allo scientifico. Naturalmente è una situazione che tiene conto delle problematiche e se da una parte è, giustamente, edulcorata, dall’altra tiene conto della serietà propria dell’esame di maturità».

«Stiamo già lavorando, nel Liceo di cui sono preside ma in generale in tutti gli istituti della regione, per individuare un percorso sicuro per gli studenti – ha spiegato il preside Rossini -. Abbiamo stabilito i varchi di entrata e di uscita e le operazioni preliminari di controllo della salute del candidato come la misurazione della temperatura con il termo scanner; faremo tutto ciò che potremo per dare sicurezza e serenità agli studenti e alle loro famiglie».

In questi giorni sono molte le classi quinte che chiedono un’ultima lezione in presenza prima della fine dell’anno scolastico. «Indubbiamente le condizioni virologiche sono cambiate rispetto a quando abbiamo chiuso la scuola tre mesi fa – ha sottolineato il presidente dell’Anp Marche -. Si potrebbe forse riuscire a consentire un’ultima lezione per gli studenti nelle aule magne e ovviamente con tutte le precauzioni del caso».

E sul ritorno in classe a settembre è indubbio che c’è un po’ di timore; «guai a non averlo perché rende tutti più saggi e più attenti – ha detto il preside Rossini -. Noi siamo fiduciosi sul fatto che le cose stanno piano piano migliorando e stiamo attuando una serie di accorgimenti per ridurre al minimo il rischio di un eventuale contagio che si potrebbe ripresentare in autunno. Ovviamente se non fosse possibile rientrare in classe siamo pronti alle lezioni a distanza che abbiamo testato in questi mesi anche se parliamo comunque di “armi” temporanee».

Infine il presidente dell’Anp Marche ha parlato del concorso per il reclutamento dei docenti che ha subito vari stop e che sembra essere tornato, proprio oggi, al centro di discussioni. «Il reclutamento dei docenti è un argomento serio perché abbiamo bisogno, all’interno delle scuole, di gente sì preparata ma anche di insegnanti che abbiano vocazione, talento, attitudine ed empatia – ha sottolineato il preside del Liceo “Marconi” di Pesaro -. Credo che oltre alle prove di italiano, di matematica e di storia dovrebbero essere fatte anche delle valutazioni psicologiche sui docenti che entrano nei nostri istituti perché la vocazione e la passione sono degli elementi fondamentali».