SENIGALLIA – L’arresto è stato perfezionato dai carabinieri di Senigallia coordinati dal luogotenente Raffaele Lopriore. Le indagini sono partite dopo il racconto di una giovane senigalliese che, supportata dai genitori ha denunciato il suo estorsore ai carabinieri.
I fatti
Lo scorso 4 marzo, al culmine di una serie di condotte intimidatorie e persecutorie tramite sms e messaggi su WhatsApp, il 18enne aveva costretto la giovane a recarsi ad un appuntamento con lui: con modi minacciosi si era impossessato della bicicletta con cui la ragazza si era presentata all’incontro. Un appuntamento con il fine di costringerla a pagare 600 euro a fronte di un supposto debito di 400 euro per precedenti forniture di “marijuana”, avvenute nei mesi di ottobre e novembre 2016. Già a fine gennaio la ragazza era stata oggetto di un pesante avvertimento: il diciottenne aveva preteso la restituzione del debito, che all’epoca ammontava a 500 euro, minacciandola che, se non avesse pagato, si sarebbe rivolto direttamente ai suoi genitori.
L’accordo
Il diciottenne aveva stabilito che, a partire dall’11 febbraio, per rientrare del debito, la giovane avrebbe dovuto versare 100 euro a settimana e qualora non avesse rispettato l’accordo, i 100 euro settimanali si sarebbero sommati ai 500 già dovuti. Un vero e proprio accordo a tasso usuraio. Allo scadere della prima settimana, la ragazza era riuscita a consegnare i primi 100 euro ma poi, in quanto studentessa e senza reddito autonomo, non ce l’ha fatta a rispettare l’accordo ed ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori e chiedere aiuto a loro per uscire dal giro.
L’arresto
Il papà si è rivolto ai militari della Caserma di Via Marchetti dove ha accompagnato la figlia a sporgere denuncia. Domenica sera, un mirato servizio di osservazione ha consentito di bloccare il diciottenne nel parco di via Po’, mentre si allontanava dopo essere uscito da un esercizio pubblico dove aveva appena intascato la tangente estorsiva di 600 euro consegnatagli dalla ragazza. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di una banconota da 200 euro e quattro banconote da 100 euro che i carabinieri avevano fotocopiato prima della consegna. Gli investigatori hanno eseguito subito la perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire quasi 10 grammi di hashish e di recuperare la bicicletta sottratta alla ragazza. La somma di denaro recuperata è stata restituita al papà della denunciante che invece ha riavuto la sua bicicletta. Infine, al diciottenne arrestato è stato sequestrato il telefonino per verificare i contatti con la vittima ed il verosimile coinvolgimento nella vicenda di altri complici. Dopo le formalità di rito il giovane è stato associato alla Casa Circondariale di Ancona Montacuto.