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Ex Corridoni a Osimo, c’è l’ok per la riqualificazione

Il testo impegna l’amministrazione comunale a sollecitare la Provincia a non vendere più l’immobile ma a coinvolgere l’ente regionale per gli alloggi popolari in un progetto di riconversione dello storico stabile

L'ex Corridoni a Osimo
L'ex Corridoni a Osimo

OSIMO – Dell’acquisto per il rilancio dell’ex Corridoni in centro a Osimo, al centro del dibattito già anni fa, non si è saputo più nulla e la Provincia di Ancona, non essendo andate a buon fine le due proposte di acquisto a trattativa privata, l’ha inserito di nuovo nel Piano delle alienazioni confermando l’importo di 360mila euro che il Comune aveva bollato come troppo alto. La volontà di farlo tornare a splendere per la città però è sempre viva. Per questo è stato approvato l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale (venerdì 29 aprile) in merito alla ristrutturazione e riconversione dell’ex Istituto tecnico commerciale Corridoni di via Pompeiana. «Il testo impegna l’amministrazione comunale a sollecitare la Provincia a non vendere più l’immobile ma coinvolgere l’ente regionale per gli alloggi popolari in un progetto di riconversione dello storico stabile. La proposta, così come discussa anche in una riunione del 7 aprile promossa dalle Liste civiche, è di impegnare Erap nei lavori di ristrutturazione e in cambio affidargli i piani superiori per alloggi di edilizia agevolata, lasciando invece i piani inferiori a spazi pubblici e culturali dove spostare archivio storico, museo civico e sede del progetto OsimoLab», spiega il sindaco Simone Pugnaloni. La proposta è stata condivisa pubblicamente anche dalle forze di opposizione, Lega e Progetto Osimo futura, con l’intento di fermare lo stato di degrado dell’ex Corridoni che si prolunga da ormai 15 anni di completo abbandono.

La Fondazione Recanatesi

Il Consiglio ha approvato un ordine del giorno delle Liste civiche emendato dal centrosinistra per aiutare la Fondazione di diritto privato Recanatesi nel suo momento di difficoltà. Una situazione che in realtà si protrae dal 2016, con problemi economici iniziati ben prima del Covid. Il Comune si è preso l’impegno di sostenere in primis i lavoratori a rischio, con i tagli previsti che ridurranno alcuni servizi, come l’animazione e il centro diurno. L’obiettivo primario è in sostanza salvaguardare lavoro e servizi della casa di riposo di via Flaminia II invitando le altre strutture osimane, Buttari e Bambozzi, ad assorbire alcuni eventuali esuberi della Recanatesi. Si invita anche le tre realtà a cercare sinergie per alcuni approvvigionamenti e attività che possano produrre economie di spesa. Il consiglio comunale, approvando la delibera, impegna poi l’amministrazione comunale a sollecitare la Regione ad incrementare le risorse per le strutture convenzionate tra le quali la casa di riposo Recanatesi, perché oltre a ridurre i costi sarà fondamentale per la Fondazione aumentare gli introiti.