FABRIANO – Faber Spa, azienda leader nella produzione di cappe con sede a Fabriano, stabilimento a Sassoferrato, ha deciso di collaborare all’incremento delle postazioni di terapia intensiva degli Ospedali Riuniti Torrette di Ancona donando un nuovo macchinario per la rianimazione. Si tratterebbe di un respiratore di ultima generazione.
«La società informa di aver già provveduto ai passi necessari affinché il dispositivo acquistato possa essere a disposizione dello staff medico in brevissimo tempo. Un gesto che vuole sottolineare la vicinanza della società al territorio marchigiano e fornire un sostegno concreto a chi quotidianamente è chiamato a lavorare in prima linea per far fronte all’emergenza costituita dal Covid-19», fanno sapere dalla multinazionale di Fabriano, fondata dal compianto Abramo Galassi, e da alcuni anni di proprietà della Franke.
Un gesto che si spera possa essere emulato anche da altre realtà territoriali e che è anche accompagnato da altre misure interne all’azienda, a partire dal ricorso allo smart working per tutti i colletti bianchi della sede di Fabriano, scaglionando gli ingressi dei vari turni degli operai del sito industriale sassoferratese in modo tale da non farli più incrociare. E lo stesso per l’utilizzo della sala mensa, dove il catering esterno è stato sospeso, e le sedie messe a una distanza di sicurezza, come prescritto dalle Ordinanze governative. Sono state distribuite le mascherine per le tute blu che non possono rispettare il limite di sicurezza. Per il magazzino prodotto finito, i camionisti non hanno accesso al suo interno se non muniti di dispositivi di sicurezza, e solo per la consegna della bolla. Sono stati istallati i bagni chimici per loro. Aumentati inoltre gli orari dell’impianto di riscaldamento.
Infine, venerdì 20 marzo, lo stabilimento di Faber, sito nell’area industriale Berbentina di Sassoferrato, sarà chiuso, tranne magazzino spedizione, accettazione e reparto manutenzione. Si sta lavorando alla pianificazione del lavoro per la settimana dal 23 al 27 marzo, stabilendo le linee di produzione che lavoreranno su tre turni e chi su doppio turno.