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Fabriano: nuovo appuntamento online con i webinar di Let’s start

Il tema del secondo appuntamento è: "La Madonna dell'Umiltà. Iconografia e committenze nelle Marche del Trecento" e sarà a cura della storica dell’arte Marta Fiorentini

Gli arazzi fiamminghi di Fabriano
Gli arazzi fiamminghi di Fabriano

FABRIANO – La Pinacoteca civica “Bruno Molajoli” di Fabriano lancia “Let’s stART”, un corso online rivolto a operatori, studenti e appassionati di arte nelle sue diverse accezioni. Saranno cinque gli incontri a cura del personale del museo, che coinvolgeranno anche altri professionisti dei beni culturali, e si svolgeranno tutti i giovedì alle 17. Gli argomenti trattati saranno connessi con le opere esposte, la loro storia, il territorio e i possibili modi di raccontarle. «L’iniziativa nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione su temi che in questa fase di emergenza possano costituire un ristoro per la mente nel totale rispetto delle norme anti Covid e mantenere un legame, seppur virtuale, con il pubblico», informano dalla Pinacoteca civica di Fabriano.

L’avvio del corso, partito il 19 novembre scorso, con argomento “Il trasporto delle pitture murali. L’esempio delle opere della pinacoteca Molajoli” a cura di Francesca Castellani, tecnico del restauro, ha riscosso un notevole successo di partecipazione. Il webinar attraverso la piattaforma Zoom, infatti, ha fatto registrare numerosi accessi.

Oggi, 26 novembre sempre alle 17, è in programma il secondo appuntamento con Let’s stART che tratterà di un’iconografia particolarmente in voga nel tardogotico: “La Madonna dell’Umiltà. Iconografia e committenze nelle Marche del Trecento” e sarà a cura della storica dell’arte Marta Fiorentini. La partecipazione a tutti i webinar attraverso la piattaforma Zoom è gratuita, con prenotazione obbligatoria via mail all’indirizzo pinacoteca.molajoli@comune.fabriano.an.it.

C’è fermento nella Pinacoteca civica di Fabriano in vista di un’auspicata riapertura. Soprattutto perché potrà avere il giusto risalto la collezione di Arazzi, complessivamente 13, di manifattura fiamminga, realizzati tra il XVI ed il XVII secolo originariamente di proprietà di una delle famiglie nobili fabrianesi, i Montani, e poi resi disponibili a tutta la città dalla diocesi di Fabriano-Matelica. In particolare sono stati esposti gli arazzi appena restaurati dalla ditta di restauro Graziella Palei di Siena: una Scena di sponsali, XVII secolo, l’imponente arazzo rappresentante Alessandro doma Bucefalo, fine XVII secolo, nonché i due arazzi del ciclo Atti degli Apostoli raffiguranti il Martirio di Santo Stefano e San Paolo cacciato con Barnaba dal luogo della sua predicazione.