FABRIANO – Una mozione da far votare al consiglio comunale di Fabriano per riconoscere il territorio come area industriale di crisi complessa per la tutela del diritto al lavoro nel comprensorio fabrianese. Dopo averne tanto parlato, il capogruppo di Fabriano Progressista, Vinicio Arteconi, presenta l’atto.
«Da lungo tempo, il territorio fabrianese soffre di una crisi produttiva profonda che coinvolge grandi industrie e imprese medio-piccole; il tasso di disoccupazione ha raggiunto ormai livelli elevatissimi, intorno al 22,8 per cento, rischiando di ulteriormente lievitare in conseguenza delle dinamiche negative più recenti che riguardano, ma non solo, anche le Cartiere Miliani; il sistema creditizio locale ha subito una serie di contraccolpi generati dal tracollo nazionale della Veneto Banca; la rete del commercio e dei servizi ha accusato la chiusura di numerosi esercizi e attività; la crisi ha coinvolto e coinvolge tuttora altri centri e territori limitrofi dell’area montana ubicati sia nelle Marche sia nell’Umbria; gli eventi sismici del 2016 hanno finito per accentuare le condizioni di sofferenza dell’area del fabrianese», le considerazioni in premessa che si leggono nella mozione.
A tutto ciò, poi, si aggiunge che l’Accordo di programma non ha prodotto significativi riflessi sul tessuto produttivo e manifatturiero del territorio e non ha inciso sulla situazione occupazionale. «Deboli o inefficienti sono risultate le politiche attive del lavoro a causa anche della mancata o inadeguata attivazione di misure Fse (tirocini, formazione, borse lavoro, aiuti alle assunzioni); le associazioni di categoria e i sindacati, con cui si è intavolato un proficuo dialogo, vedono con favore la richiesta di interventi pubblici ai diversi livelli istituzionali mirati con interventi tempestivi e organici a ridare slancio e prospettive al territorio».
La mozione prosegue con l’impegno che il Consiglio comunale conferisce al Presidente del Consiglio comunale, al Sindaco e alla Conferenza dei Capigruppo consiliari «affinché: promuovano attraverso un Tavolo di confronto con la Regione Marche la costruzione di un processo che conduca al riconoscimento di area di crisi complessa e alla successiva richiesta al Mise; comunichino in tempi brevi l’atto ai Sindaci e Consigli comunali del territorio».