FABRIANO – Fabriano all’interno dell’area di crisi complessa, «sono contento che il sindaco Santarelli abbia sposato la nostra richiesta», afferma il consigliere comunale di opposizione, gruppo Fabriano Progressista.
Il perdurare della crisi economica che attanaglia ormai da anni Fabriano e il suo comprensorio continua ad animare il dibattito pubblico cittadino. Vertenze aperte come Tecnowind con una procedura di mobilità per 140 dipendenti appena iniziata, o la JP Industries della quale non si sa nulla da tempo sulla trattativa fra proprietà aziendale e il pool di banche che fa fatica a finanziare il piano industriale, rappresentano la punta dell’iceberg più evidente della crisi. In ultimo, il potenziale esubero all’interno del Gruppo Fedrigoni per quel che riguarda le storiche Cartiere Miliani, un settore che sembrava immune da difficoltà.
Per tutto ciò è tornata in auge l’idea di far inserire Fabriano all’interno dell’area di crisi complessa. «Sono mesi che noi, grazie anche all’aiuto della parlamentare Lara Ricciatti che ha svolto una interrogazione parlamentare, stiamo in molte sede affermando la necessità di questo riconoscimento per la nostra città. Da ultimo in ordine di tempo il convegno organizzato da Art. Uno-Mdp venerdì 13 ottobre con la presenza dell’on. Arturo Scotto, dell’on. Lara Ricciatti, del Consigliere Regionale Gianluca Busilacchi e del Coordinatore Gianfranco Leonelli. Pensiamo con forza che, come per il cratere del sisma, sia doveroso far rientrare Fabriano nel cratere del lavoro, dal momento che questa normativa permetterebbe di affrontare il tema disoccupazione in modo sistematico, senza una rincorsa a ogni vertenza che si sussegue e potrebbe, pertanto, cercare di risollevare la crisi del nostro comparto industriale. Per questi motivi, siamo prontissimi a collaborare», scrive Andrea Giombi.
Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, sta lavorando a una richiesta ufficiale per far svolgere una riunione della Commissione regionale sul Lavoro in città. Richiesta da far sottoscrivere alle associazioni di categoria e a molti soggetti che operano nel territorio. Poi, eventualmente, avanzare una formale richiesta al Governo centrale per l’inserimento di Fabriano all’interno dell’area di crisi complessa.