FABRIANO – Numeri sempre positivi per una delle eccellenze della sanità di Fabriano e regionale: la Banca degli Occhi della Regione Marche, ubicata all’interno del presidio ospedaliero cittadino Engles Profili. Attiva da 20 anni, inaugurata il 4 settembre 2002 anche grazie al sostegno della Fondazione Carifac, la struttura continua a caratterizzarsi per l’alta professionalità dei Biologi e per la costante crescita nelle donazioni nel corso degli ultimi anni. Nel 2020, sono state donate 233 cornee; 54 quelle trapiantate; le membrane amniotiche trapiantate sono state, invece, 23; sono stati 62 gli opercoli cranici prelevati; 37 gli opercoli cranici riposizionati.
«La nostra Struttura eroga i propri servizi nelle regioni Marche e Umbria», sottolinea il responsabile dotto. Massimiliano Corneli, biologo, che opera nel settore dell’Eye-Banking in sinergia con la dottoressa Silvia Conforti e il dottor Denis Didu, entrambi biologi. La struttura ha completato il ventesimo anno di attività, fa parte delle 14 Banche riconosciute dall’Istituto Superiore di Sanità in Italia e attualmente detiene la vice presidenza della Società Italiana Banche degli Occhi (SIBO), affidata proprio a Massimiliano Corneli.
Dal 3 febbraio scorso nella struttura della Banca degli Occhi della Regione Marche presente nell’ospedale Engles Profili di Fabriano è stato istallato un microscopio speculare di ultima generazione, che permetterà di approfondire ulteriormente la valutazione degli aspetti morfologici dei tessuti corneali donati a scopo di trapianto. Questa tecnologia è già presente in Italia da tempo, ma lo strumento che ora è a disposizione rappresenta il primo modello in assoluto, aggiornato e potenziato nelle sue funzionalità, a essere installato sul territorio nazionale.
«Il nuovo microscopio speculare in nostro possesso rappresenta il primo sistema multi-imaging per l’analisi delle cornee donate a scopo di trapianto – dice il responsabile Massimiliano Corneli -. Tale dispositivo offre la possibilità di osservare agevolmente la struttura di endotelio, stroma ed epitelio attraverso un imaging completo preliminare già all’atto dell’accettazione dei tessuti, per aiutare la Banca degli Occhi a valutare l’idoneità delle cornee al trapianto. La gamma di nuove informazioni, sulla base delle quali prendere decisioni circa la qualità di un tessuto, comprende la visualizzazione anche delle cellule del sangue, dei funghi, della cheratotomia, delle cellule morte e delle anomalie epiteliali. Tale dispositivo dispone anche di strumenti di misurazione e documentazione digitali, che offrono alta precisione e ripetibilità di analisi per immagini speculari in cui siano visibili aree contigue relativamente piccole di cellule visibili. L’esame al microscopio speculare può essere eseguito senza rimuovere il tessuto dal flacone di trasporto, quindi senza manipolazioni o colorazioni della cornea che ne potrebbero inficiare le caratteristiche strutturali e microbiologiche. Questo screening iniziale andrebbe a limitare il numero di accessi nelle camere bianche, i quali sarebbero finalizzati alla valutazione al microscopio ottico rovesciato dei tessuti risultati idonei durante la fase di screening iniziale».