FABRIANO – Sale la temperatura fra l’Amministrazione comunale di Fabriano e i rappresentanti dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. Il motivo è legato al mancato appuntamento, in videoconferenza, fra Giunta e parti sociali in vista dell’approdo in consiglio comunale del bilancio di previsione. I sindacati pronti ad azioni di protesta.
Domani, 21 maggio alle 15, è stato convocato il consiglio comunale di Fabriano per discutere del bilancio di previsione, con un forte avanzo di Amministrazione libero, circa 3.700.000 euro. Un bilancio, però, scritto pre-emergenza Coronavirus. Quindi, certamente da riscrivere con prossime variazioni vista la pandemia e i danni creati in molteplici settori pubblici e privati.
L’11 maggio scorso, i rappresentanti di Fabriano di Cgil, Cisl e Uil, insieme alle rispettive categorie dei pensionati, hanno richiesto un incontro in videoconferenza al sindaco, Gabriele Santarelli, sul bilancio di previsione, «al fine di avviare un confronto sull’impostazione dello stesso anche in considerazione dell’emergenza Covid-19».
Nessun riscontro, ma anzi l’ufficializzazione della convocazione del consiglio comunale da parte della presidente, Giuseppina Tobaldi, per trattare la manovra economica comunale. Ieri, 19 maggio, evidentemente infastiditi, i rappresentanti sindacali hanno inoltrato un duro sollecito al Primo cittadino. «Nel riscontrare la sua forte insofferenza nei confronti delle organizzazioni sindacali al di là delle loro singole identità, torniamo a chiederle, con sollecitudine, un incontro al fine di poterci confrontare in merito alla necessaria rivisitazione del bilancio di previsione. Signor Sindaco, non può liquidarci con “… ci stiamo organizzando a livello di Ambito…”, messaggio inviato via whattapp ai sindacati, perché in quella sede parleremo di altro. Noi sentiamo la forte necessità di discutere le voci del bilancio alla luce delle nuove difficoltà economiche e sociali a seguito della grave pandemia da Covid-19. Nella speranza di aver chiarito la natura dell’incontro richiesto, ci aspettiamo un suo sollecito riscontro, in mancanza del quale, ci sentiremo liberi di intraprendere iniziative al riguardo». Come dire che non si escludono forme di protesta diverse da quella di un semplice sollecito di incontro.