FABRIANO – Tour nelle frazioni per la candidata a sindaco di Fabriano per Coalizione Democratica, Daniela Ghergo. Attacco alla Regione Marche per l’attuale, e non più ricandidato, sindaco del Movimento 5 Stelle, Gabriele Santarelli. Proseguono le attività in vista delle elezioni comunali del 12 giugno prossimo.
Iniziano gli incontri nel territorio fabrianese con la candidata sindaco Daniela Ghergo. Il primo appuntamento è per oggi, giovedì 7 aprile alle 21 ad Albacina, al Circolo FENALC in Piazza Mazzarella 3. «Le Frazioni sono un patrimonio prezioso per Fabriano. Piccoli borghi carichi di storia e tradizioni, immersi nella natura, dove la qualità della vita va preservata. Sono parti di quel tutto che è la città, e lo sviluppo dell’una non può prescindere da quello delle sue componenti – afferma Daniela Ghergo candidata sindaco di Fabriano alle elezioni amministrative 2022 – Iniziamo a incontrare i residenti delle nostre frazioni, per condividere problemi e soluzioni. E per raccogliere contributi in un documento di proposta partecipata che renda le frazioni protagoniste nella cura dei beni comuni. L’obiettivo è anche quello di creare un nuovo regolamento dei Beni Comuni per realizzare l’effettiva rappresentanza di tutte le componenti delle comunità di frazione. Domani sarò ad Albacina-Borgo Tufico, il 13 aprile a Marischio, poi seguiranno tutte le altre. Nessuna esclusa. Perché si riparte solo tutti insieme».
Dopo aver ufficializzato la sua non candidatura come sindaco, ma solo come consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle, l’uscente Primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli, si lancia in un duro attacco in direzione della Regione Marche. «È in corso un nuovo tentativo da parte della politica di mettere le mani sul Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi. Nel 2017 fu la Giunta regionale guidata dal PD a provare il colpo di mano, oggi è la Giunta di Centro Destra a fare altrettanto, con proposte di legge con le quali si sposta l’assetto amministrativo in mano alla Regione che esprimerà sia 5 rappresentanti del consiglio che il presidente, in un gioco di ruoli e di potere dove gli schieramenti non contano e dove le azioni cambiano in base alla posizione, maggioranza o opposizione, in cui ci si trova. La campagna elettorale è iniziata e sarebbe ora di mettere sul campo i temi. Iniziamo da questo: centrosinistra e centrodestra, se ancora esiste questa distinzione, che intendono fare? Come intendono tutelare l’autonomia gestionale del nostro territorio? Come intendono, se intendono farlo, rispedire al mittente il tentativo di far diventare la gestione del Parco un mero esercizio di potere politico? Vediamo chi sta da quale parte», conclude.