FABRIANO – «Mit e Anas facciano chiarezza sui finanziamenti per il progetto Quadrilatero». A chiederlo è la deputata di Fabriano del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni, all’indomani dell’allarme lanciato dai sindacati di categoria sul rischio rallentamento del cantiere del maxi-lotto n. 2, Fabriano-Serra San Quirico, e il conseguente rischio licenziamenti per circa 40 operai.
«La Quadrilatero è un’opera viaria che nelle Marche come in Umbria tiene banco ormai da anni ed è stata fonte di numerosi atti parlamentari nella scorsa legislatura. Già da prima delle elezioni abbiamo chiesto al Governo uscente di fare chiarezza sui finanziamenti dei lavori nelle tratte viarie principali e secondarie legate all’opera, ma a quanto pare tutto è rimasto piuttosto opaco, visto che è di ieri l’allarme dei sindacati sui livelli occupazionali legati all’infrastruttura che, lo ricordiamo, è tutto fuorché ultimata. C’è poi da chiarire una volta per tutte qual è lo stato dell’arte e dei finanziamenti della Pedemontana Fabriano-Muccia: a tal proposito, come M5S abbiamo già depositato un’interrogazione firmata da tutti i nostri deputati delle Marche per chiedere a Mit ed Anas quali sono allo stato attuale le tratte che godono della copertura dei nuovi incentivi introdotti in legge di stabilità e accordo di programma», scrive la deputata pentastellata.
Lo scorso dicembre in legge di Stabilità sono stati stanziati 32 milioni di euro annui suppletivi per Anas Spa sotto forma di aggiornamento all’accordo di programma 2016-2020 per un totale di 160 milioni di euro, al fine di dare un’ulteriore accelerata a tutte le opere, anche accessorie. Tra le quali il semi-svincolo Menotre, l’allaccio SS77-SS3 a Foligno, l’intervallina Tolentino – San Severino e il sub-lotto relativo alla SS78 Val di Fiastra, che allo stato attuale però non risultano ancora coperte. «A questo punto è necessario che Anas Spa fornisca quanto prima un elenco dettagliato delle opere finanziate tra quelle sopra citate, o se ce ne sono altre alle quali saranno destinati quei fondi: dopo lo stanziamento dello scorso dicembre non si può più sostenere che i soldi non ci sono. La trasparenza, in questa fase politica, non può essere un optional», conclude Patrizia Terzoni.