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Fabriano, Casapound organizza un banchetto informativo, gli oppositori insorgono

Scoppia la polemica virtuale con gli antifascisti che occupano i social network regalando la più ampia visibilità a questa iniziativa. Ad accendere la miccia è stato lo stesso primo cittadino, Gabriele Santarelli

Casapound a Fabriano
Casapound a Fabriano

FABRIANO – Banchetto informativo di Casapound in piazza a Fabriano. Scoppia la polemica virtuale con gli antifascisti che occupano i social network regalando la più ampia visibilità a questa iniziativa. Ad accendere la miccia è stato lo stesso primo cittadino, Gabriele Santarelli.

Un presidio informativo che non avrebbe avuto tantissima visibilità se non fosse stato per coloro che lo hanno rimbalzato sui social network, Facebook in testa. Il riferimento è all’iniziativa promossa da Casapoud di Fabriano che, questa mattina 25 novembre, si è presentata in piazza del Comune per allestire un banchetto informativo e di raccolta firme.

«I militanti di Casapound sono scesi in piazza per portare avanti le proprie idee e il proprio progetto politico anche nel comune fabrianese. Appena prima del banchetto – continua la nota – il Sindaco, appartenente al Movimento 5 Stelle, in un post su Facebook si è detto sorpreso della nostra presenza, nonostante l’autorizzazione e la marca da bollo perfettamente in regola. A quanto pare il Sindaco di Fabriano deve essere l’ultimo a scoprire cosa succede nella sua città, preferendo i social alla vita reale. Nonostante questo futile tentativo di strumentalizzazione – si conclude la nota – il banchetto si è svolto tranquillamente e ha visto la partecipazione e l’interesse attivo della cittadinanza».

Effettivamente, il sindaco, Gabriele Santarelli, aveva postato su Facebook la sua sorpresa per questa iniziativa, alludendo alla mancanza di autorizzazione. Invece, da Casapoud si afferma che era tutto in regola. La presenza degli esponenti di Polizia che non sono minimamente intervenuti, avvalora questa tesi.

Ma, la pubblicità gratuita a questa iniziativa, non l’ha data solo il primo cittadino, ma anche molti internauti che – richiamandosi a principi antifascisti – hanno inondato il web di post di condanna circa la presenza di Casapound. Avendo esattamente l’effetto contrario, visto che i partecipanti erano circa una ventina. Ma l’effetto moltiplicatore di risonanza c’è stato come se fossero alcune centinaia.