FABRIANO – Non un normale utilizzo dell’albergo per un soggiorno, ma una struttura adibita a residenza per anziani senza la dovuta autorizzazione. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, ha firmato l’ordinanza di chiusura, su input dei Nas e dell’Asur. I 33 anziani ospitati da circa un anno, saranno quindi trasferiti. Alcuni probabilmente a Cerreto D’Esi. Altri potrebbero tornare nelle rispettive famiglie, con tutti gli annessi del caso. Probabile, comunque, che venga avanzato ricorso al Tar Marche avverso l’ordinanza sindacale.
Lo scenario che gli utenti temevano, si è verificato. A seguito del blitz dei Nas di Ancona del 16 novembre scorso (leggi l’articolo) presso la struttura dell’Hotel Gentile di Fabriano dove soggiornavano 33 anziani presi in carico, esternamente, dalla cooperativa Iris, e del conseguente sopralluogo dell’Asur, si è arrivati a una decisione annunciata e spiegata direttamente dal primo cittadino di Fabriano.
«Ho atteso che l’Asur completasse le operazioni di verifica dello stato di salute degli ospiti dell’Hotel e ci inviasse la relazione finale, poi non ho potuto non firmare l’ordinanza di chiusura come mi era stato già chiesto dai Nas dopo il sopralluogo di venerdì 16. La richiesta fatta dai Nas era di chiusura immediata, ma prima di intervenire abbiamo voluto capire bene cosa stesse accadendo anche perché in gioco c’è la vita di 33 anziani e delle loro rispettive famiglie. Purtroppo, a livello di Ambito e nella Regione Marche in generale paghiamo il prezzo dell’assenza di strutture idonee ad accogliere questo tipo di persone», l’incipit, con tanto di polemica, da parte di Santarelli.
«L’ordinanza di chiusura firmata ieri sera è una diretta conseguenza inevitabile degli atti prodotti dai Nas e dall’Asur. L’Unità Valutativa dell’Asur ha infatti rilevato che nella maggior parte dei casi degli ospiti sottoposti a controllo il tipo di assistenza necessaria è riconducibile a quella offerta nelle case protette, quindi quelle rivolte ai non autosufficienti. Durante la scorsa settimana ho incontrato numerosi familiari degli ospiti dell’Hotel ai quali ho cercato di far capire la situazione e abbiamo poi organizzato uno sportello di assistenza per cercare una soluzione adatta ad ospitare gli anziani. Ho anche inviato una richiesta alla Regione chiedendo al Presidente Luca Ceriscioli di finanziare gli otto posti disponibili e convenzionati nella struttura di Cerreto D’Esi segnalando il problema sociale che si sta creando».
La chiusura, comunque, non avverrà dalla sera alla mattina. «Proprio alla luce di questo problema che non potrà risolversi in tempi brevi, nell’ordinanza abbiamo deciso di assegnare altri trenta giorni per consentire di trovare la soluzione migliore per gli ospiti e creare, per quanto possibile, il minor disagio a persone già di per loro fragili», evidenzia il sindaco di Fabriano.
In questo lasso di tempo, con ogni probabilità, sarà presentato ricorso urgente al Tar Marche avverso l’ordinanza sindacale. Dunque, la vicenda potrebbe non essere ancora conclusa.