FABRIANO – Botta e risposta fra maggioranza e opposizione di Fabriano sulla realizzazione della ciclovia e area di sosta “Kiss & Ride” in via Dante. I secondi, nello specifico il capogruppo del Pd, Giovanni Balducci, accusano i primi di aver perso un finanziamento pari a 130mila euro per la lentezza con la quale si sono mossi. I secondi replicano ai primi che la colpa per la perdita del suddetto finanziamento è da imputarsi esclusivamente alla macchina comunale. Morale della favola, il progetto andrà avanti con fondi esclusivi di bilancio.
Il capogruppo democrat ha voluto dare un titolo alla propria invettiva: “Breve storia triste”. E spiega. «Il 31 gennaio 2020 lo Stato, per il tramite del ministero dell’Interno, eroga a questa Amministrazione 130.000 euro per la realizzazione della ciclovia e area di sosta “Kiss & Ride” in Via Dante. Per utilizzare tali risorse il Ministero puntualizza che gli interventi da effettuare debbano avere inizio entro il 31 ottobre scorso, pena la revoca del contributo. I signori amministratori non si avvedono e/o non si ricordano di questo impegno, anche se la mobilità sostenibile è da sempre uno degli assiomi fondamentali della loro politica. L’immobilismo amministrativo fa sì che il contributo venga revocato, ovviamente. Nessun problema per i nostri amministratori: la ciclovia 1 in via Dante la realizzano ugualmente, ma i 130.000 euro li pagheranno i cittadini di Fabriano».
Colto nel vivo, la replica del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, non si è fatta attendere. «L’accusa che viene fatta alla Giunta è quella di aver perso il finanziamento per immobilismo. Il finanziamento in questione, dell’importo di 130 mila euro, prevedeva una scadenza fissata al 15 settembre per l’avvio dei lavori. Inizialmente tali risorse erano state destinate al Settore Polizia Municipale perché si voleva realizzare un potenziamento del servizio del trasporto pubblico urbano. Approfondita la normativa ci si è resi conto che tale destinazione avrebbe potuto non essere del tutto coerente con quanto stabilito dal testo del decreto con le quali le risorse erano state stanziate per cui in data 12 giugno scorso su indicazione della Giunta, il Dirigente del Settore Polizia Municipale ha trasmesso al Dirigente del Settore Assetto e Tutela del Territorio la richiesta di variazione di bilancio per destinare i 130 mila euro per la realizzazione della pista ciclabile. In data 11 agosto l’ufficio tecnico ha consegnato il progetto di fattibilità tecnico economica per l’utilizzo dei fondi al fine di realizzare la fase sperimentale della ciclovia n. 1 lungo via Dante e un’area di parcheggio “Kiss & Ride”».
Secondo il Primo cittadino, questa ricostruzione sarebbe già «sufficiente per smentire le accuse, perché è evidente che la Giunta aveva operato sin da subito per poter accedere a quel finanziamento individuando il progetto da realizzare e destinando e risorse. Il ruolo dell’Amministrazione si esaurisce in questo».
E, quindi, chi è il colpevole per la perdita del finanziamento? «Nei mesi successivi, pur in assenza del Dirigente del Settore Assetto del Territorio assentatosi da agosto a settembre per circa due mesi per malattia, abbiamo continuato a collaborare con gli uffici per fare in modo che il progetto andasse in porto arrivando ad avere il progetto definitivo e la proposta di delibera nei primi mesi di ottobre. Infatti nel frattempo, in considerazione dell’emergenza Covid, il Governo aveva prorogato la scadenza. La delibera è stata sottoposta alla Giunta con il parere di regolarità contabile contrario in quanto non era ritenuta valida la dichiarazione di urgenza per la variazione di bilancio (che nel frattempo dalla richiesta fatta il 12 giugno non era stata ancora formalizzata). È chiaro che a quel punto l’emergenza fosse giustificata dal fatto che si rischiasse di perdere il finanziamento e quindi la Giunta, assumendone tutte le responsabilità, nonostante il parere non favorevole, ha comunque votato la delibera il 20 ottobre. Il ritardo così accumulato, non per colpa della Giunta, non ha consentito di poter approfittare delle normative speciali introdotte con i vari DPCM che avrebbero consentito di evitare l’inserimento di questo lavoro nel Piano Triennale. A quel punto era necessario questo ulteriore passaggio che richiedendo il passaggio in Consiglio comunale con tempi troppo lunghi ha portato alla perdita del finanziamento».
Dunque, Santarelli lo scrive a chiare lettere che la colpa è da ricercarsi nella macchina comunale e in tutti questi passaggi burocratici. Ma il Sindaco di Fabriano, a scanso di equivoci, fa un passo ulteriore al fine di far identificare al meglio i colpevoli, annunciando segnalazioni per possibili provvedimenti disciplinari nei confronti di dipendenti comunali. «Faccio notare che, a differenza di quanto avveniva in passato, questa Giunta non è mai stata disponibile a subire passivamente questi atteggiamenti ostativi che si ripercuotono negativamente sulla città e sulla comunità fabrianese ed è per questo che le segnalazioni inviate all’Ufficio Provvedimenti Disciplinari hanno già prodotto i loro risultati», conclude Santarelli.