FABRIANO – Non si spengono le polemiche legate alla mancata approvazione della Legge regionale per il riconoscimento di Fabriano città della Carta e della Filigrana. Sul banco degli imputati finiscono con diversi gradi di responsabilità ora l’amministrazione comunale pentastellata, ora il Partito Democratico.
Ad intervenire questa volta è il capogruppo di Fabriano Progressista, Andrea Giombi, che punta il dito in direzione della Giunta. «La mancata approvazione della Legge regionale per il riconoscimento di Fabriano città della carta e della filigrana non è affatto una buona notizia. Ad ogni modo, chi ha la responsabilità di Governo comunale ha detto no sia alla compartecipazione al Festival della Carta e della Filigrana, e persino un altro no alla richiesta di installare dei semplici cartelli agli ingressi comunali con la scritta “Fabriano Città della carta e della filigrana”. Proposte che cercheremo di portare avanti nonostante i 5 stelle», promette l’esponente di opposizione di Fabriano.
Il primo a sollevare questo tema, la mancata approvazione della Legge regionale, era stato il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, che – attraverso un post su Facebook – aveva puntato il dito in direzione del Pd che, oltre a non aver portato a casa il risultato, aveva politicizzato questo argomento organizzando un apposito incontro in città al quale, secondo il Primo cittadino, non era stato neppure invitato. La replica dei Democrat non si era fatta attendere con l’accusa rivolta a Santarelli di non essere mai promotore di nulla e del mancato apporto di tutto il Movimento 5 Stelle, quindi anche il gruppo in Regione, per la riuscita dell’iter relativo alla Legge regionale.
Andrea Giombi sposa questa linea e conclude il suo intervento con un duro affondo nei confronti della maggioranza pentastellata. «Questa Amministrazione affidata ai grillini è professionista solo nel fare lo scarica barile. Ad ogni modo, i problemi di Fabriano sono legati al tema del lavoro, verso cui la Giunta a 5 stelle fabrianese è totalmente ferma», conclude l’esponente di Fabriano Progressista.