FABRIANO – Un esposto al Comune di Fabriano, Prefettura, Procura e ai proprietari per trovare una soluzione circa lo stabile con copertura in amianto legato in matrice cementizia in cattivo stato di conservazione situato in via Gentile, nel centro della città. Questo quanto deciso di attuare da parte dei comitati dei residenti a tutela della loro salute e di quella pubblica nei mesi scorsi. Ma al momento non si hanno novità. La situazione è stata monitorata dall’Asur che, dopo aver imposto ai proprietari l’esecuzione di opere di messa in sicurezza e di programmi di manutenzione periodici, con nota del 2017, li ha sollecitati ad effettuare la rimozione della copertura. L’immobile, sito in un’area ad alta densità abitativa, è considerato come potenziale rischio per la popolazione. Conseguentemente il Comune di Fabriano ha emesso ordinanza l’8 agosto 2017 con la quale ha ordinato ai proprietari «di attuare le misure di messa in sicurezza d’emergenza finalizzate ad evitare la dispersione delle fibre di amianto entro e non oltre il termine di 15 giorni, nonché di rimuovere la copertura di cemento amianto entro e non oltre il termine di 60 giorni».
La situazione
Nulla, negli anni, si è mosso e il lavoro di bonifica e successiva riqualificazione non c’è stato. Nessun intervento è stato eseguito dai proprietari, né il Comune ha esercitato il potere sostitutivo, nonostante avesse iniziato relativo iter. Due anni fa, con delibera di Giunta, è stato approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica da 300mila euro per la realizzazione, in questo sito, di una piazzetta. Con l’esposto i comitati dei residenti chiedono al Comune di «sostituirsi immediatamente e senza ulteriori indugi ai proprietari e provvedere d’ufficio e a spese degli interessati alla bonifica dell’amianto per evitare l’ulteriore dispersione delle fibre di amianto e alla rimozione della situazione di accertato pericolo e ciò indipendentemente dall’esito e dagli sviluppi del progetto di fattibilità tecnico-economica denominato “Lavori di realizzazione di una piazza in centro storico (Via Gentile – Via Le Povere)” e dalla relativa procedura di esproprio, reputando l’Ente direttamente responsabile per eventuali danni a persone che dovessero manifestarsi per la sopracitata, annosa e perdurante situazione di pericolo». Altresì, si chiede alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona «di verificare la legittimità o meno delle condotte dei soggetti sopra indicati, nonché di verificare la eventuale sussistenza di fattispecie penali, anche di natura omissiva». Infine, si chiede al Prefetto della Provincia di Ancona «di intervenire urgentemente con proprio provvedimento attesa l’attuale e persistente inerzia del Sindaco». Al momento, però, tutto tace.