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Fabriano: gli auspici della Cna per il capitolo delle infrastrutture. Ecco cosa dice

Fra strade oggetto di atavici e anche recenti lavori, con segni di speranze dovuti alla recente inaugurazione della prima tratta della pedemontana Fabriano-Muccia, il punto sulla viabilità dell'area con il referente Marco Silvi

Marco Silvi della Cna

FABRIANO – La Cna di Fabriano punta nuovamente i riflettori sulle costanti problematiche riguardanti la viabilità delle aree interne fra strade oggetto di atavici e anche recenti lavori, con segni di speranze dovuti alla recente inaugurazione della prima tratta della pedemontana Fabriano-Muccia. «Ciò che è accaduto nelle scorse settimane nella galleria Sassi Rossi Nord è la “goccia che fa traboccare il vaso”. Due incidenti, in rapida successione, che hanno costretto i malcapitati automobilisti a ben 3 ore e mezzo di coda in ambo le direzioni tra le uscite di Genga e Fabriano. Un tratto di strada costellato di cantieri e continui cambi di corsia, che si moltiplicano ulteriormente sia verso il confine umbro che procedendo verso Ancona. Chi da Jesi arriva all’uscita di “Fabriano ovest” e viceversa si trova a percorrere quasi più chilometri ad unica corsia a doppio senso di marcia piuttosto che la doppia corsia unidirezionale, senza contare i continui passaggi nella carreggiata opposta», evidenzia Marco Silvi, referente Cna Area Montana.

I nodi da sciogliere per il Fabrianese

«Percorrere questo tratto – continua Silvi – equivale ogni volta ad una vera e propria “sfida” da vincere facendo affidamento a tanta attenzione e ad una gran dose di pazienza. Sempre pochi giorni fa un autobus di studenti è andato fuori strada, fortunatamente senza gravi conseguenze, nel tratto lungo la strada extraurbana di San Donato, percorso secondario che molti automobilisti sono costretti a percorrere a fronte della chiusura della Provinciale Berbentina la cui riapertura è prevista solo entro la prossima primavera.

Se a ciò aggiungiamo le costanti incognite legate alla sicurezza della strada che attraversa la Gola di Frasassi, risulta veramente difficile celebrare con entusiasmo l’inaugurazione della tratta pedemontana tra Fabriano e Matelica Nord, che rappresenta senza dubbio una positiva evoluzione infrastrutturale in questo territorio, ma non compensa assolutamente l’insieme dei disagi presenti negli altri settori».

Il rappresentante dell’associazione di Categoria invoca la velocizzazione dei numerosi cantieri nel tratto della Quadrilatero «che va da Jesi al confine umbro fermo restando la criticità nel viadotto Mariani, dopo che sono stati rinvenuti i fusti contenenti cromo esavalente, i cui tempi di messa a norma sono ovviamente diversi così come il rigoroso rispetto dei termini previsti per la chiusura lavori nel tratto della Berbentina. E in secondo luogo auspica che l’imminente cambio al vertice della Provincia di Ancona, con le elezioni per il nuovo presidente e quindi il nuovo Consiglio Provinciale mantenga e, dove possibile, ampli l’attenzione dell’ente sullo stato della viabilità secondaria in zona montana. Le aziende di tutto il comprensorio hanno bisogno di una logistica efficiente che per loro è come ossigeno», conclude Marco Silvi.