FABRIANO – Bocciatura senza appello rispetto all’organizzazione, tutta in capo al Comune di Fabriano, del Natale appena trascorso. Non solo. L’assessorato al Commercio, retto dal vicesindaco Ioselito Arcioni, è giudicato inesistente, secondo i dati raccolti dall’Associazione dei commercianti del centro storico di Fabriano – centro commerciale naturale inviando 110 questionari ai colleghi. Non mancano i suggerimenti e la dichiarata volontà di non andare allo scontro frontale con l’amministrazione comunale. Ma, appare, più un pro-forma, viste e considerate le dichiarazioni affidate a un comunicato stampa.
Più di un centinaio sono stati i questionari consegnati dall’Associazione del centro storico ad esercizi commerciali e pubblici esercizi, sia associati che non associati, per fare il punto sul Natale e per avere una valutazione generale dello “stato di salute” degli esercizi di vicinato in questo particolare momento storico.
Ad essere presi in esame sono stati vari aspetti. «In primo luogo l’organizzazione e l’allestimento natalizio (eventi, manifestazioni, illuminazione, villaggio di babbo Natale), che quest’anno sono stati interamente decisi dall’amministrazione escludendo perentoriamente gli esercenti, come anche il sindacato di categoria, che nel corso degli anni hanno sempre partecipato con spirito di abnegazione, sia nella scelta, sia nella dislocazione, sia nel costo delle luminarie. Una scelta considerata ingiusta da quasi la totalità dei commercianti, che ha prodotto risultati oggettivamente inopinabili», si legge nella nota. E la bocciatura appare a 360 gradi.
Alla domanda se sia stato giusto escludere i commercianti dall’organizzazione, un plebiscito si è schierato sul “no”, oltre il 90%; alla domanda su una valutazione circa l’organizzazione e l’allestimento natalizio il campione ha fornito per il 40/38% una valutazione “scarsa” o, al massimo, “sufficiente” per il 42/40%; giudicato “giusto” il posizionamento della pista di pattinaggio e dell’Albero di Natale in piazza del Comune per il 65% degli intervistati; considerato il budget impiegato dall’amministrazione comune di Fabriano per il Natale, circa 90mila euro, il rapporto costo/beneficio per l’economia locale è stato valutato “pessimo” e “scarso” per oltre il 70% degli intervistati, pur essendo consapevoli per circa il 90% che il cartellone natalizio e di iniziative condizionino l’affluenza di turisti e consumatori; ne consegue che alla domanda sull’affluenza nelle attività commerciali durante lo scorso Natale sia stata, nel migliore dei casi, “ordinaria” per il 35%, addirittura “minore” e, comunque, “insoddisfacente” per un 40% complessivo; non si è notato per circa l’80% degli intervistati, un incremento di consumatori diversi dai consueti clienti e per chi lo ha notato, i nuovi clienti sono giunti dai comuni del comprensorio e diversi da Roma.
Le oltre 16 chiusure di attività commerciali e pubblici esercizi, avvenuti in questi ultimi mesi, potrebbe rappresentare solo la punta dell’iceberg. «Purtroppo da un’attenta valutazione del campione si evince l’inarrestabile impoverimento del territorio, congiunto all’indifferenza, alla mancanza di sostegni da parte delle istituzioni sia locali che provinciali come anche e ancor di più nazionali, producendo, come preannunciato, la chiusura di diverse attività di vicinato. Un epilogo che inevitabilmente produrrà un impoverimento di tutto il territorio e un disinteresse diffuso anche a livello turistico».
A testimonianza di ciò alcune domande specifiche allargando l’orizzonte a tutto il 2019, dal punto di vista commerciale, con quasi il 70% che giudica l’anno scorso in modo “scarso” e “sufficiente” e questo nonostante i due grandi appuntamenti quali l’Annual Conference Unesco e la mostra su Gentileschi. Circa l’operato dell’assessorato al Commercio, quasi il 90%, nel complesso, lo giudica “pessimo” e “scarso”, addirittura un intervistato si è domandato se esista o meno.
Secondo l’Associazione di Fabriano, «quest’analisi cruda, ma comunque oggettiva e trasparente sul commercio all’interno delle mura cittadine, non vuole essere critica e ostile, ma vuole fornire a chi amministra, in particolar modo all’assessorato al Commercio, un ulteriore spunto per sostenere un dialogo costruttivo con un comparto che oggi come non mai si deve aggiornare, riconvertire perché inserito in un contesto difficile pieno di incertezze e ostacoli».
Si vuole, dunque, dialogare e si lanciano alcuni suggerimenti: Capodanno in piazza; accensione anticipata delle luminarie già a fine novembre; estensione del perimetro delle iniziative coinvolgendo i commercianti della Pisana; calendarizzare dei lavori pubblici non nel periodo festivo, come invece è avvenuto quest’anno – creando notevoli difficoltà – ai commercianti della zona Piano. «Chiediamo un dialogo costante con l’amministrazione comunale, maggiore ascolto e condivisione in modo che i commercianti possano organizzare la loro vita familiare, il piano ferie, il piano acquisti, investimenti come anche i disinvestimenti. Queste sono, le richieste da parte dei commercianti del centro, che vedono la collaborazione con l’amministrazione quale via per partecipare in modo incisivo», visto e considerato, concludono «che oggi il nostro comparto è sicuramente una delle più grandi risorse della Nazione».