FABRIANO – «SS76: Fare di tutto per completare l’opera. Convocare il Cipe per approvare le varianti. Il Sindaco di Fabriano e i Parlamentari uniscano le forze per completare il progetto Quadrilatero». Federico Castagna responsabile sindacale di Confartigianato Fabriano giudica molto interessanti le posizioni del sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli che coincidono anche con le affermazioni espresse in un recente incontro di Confartigianato dal parlamentare Mauro Coltorti, presidente della Commissione Trasporti del Senato, che ha permesso di discutere dello stato di avanzamento delle infrastrutture e in particolare del completamento della SS76 che non può rimanere una incompiuta.
«Infatti, i rischi di blocco che potrebbero verificarsi nella realizzazione del raddoppio SS76 per la situazione critica anche dopo l’apertura da parte di Astaldi del procedimento di licenziamento collettivo per 59 dei 147 lavoratori permangono tutti. Bene il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli che continua a premere sul Ministero sottolineando l’importanza della riunione del Cipe, inizialmente prevista per i primi giorni di agosto, che dovrebbe sbloccare l’opera con l’approvazione di una specifica variante per il completamento dei lavori delle due ultime gallerie con lo stanziamento di 9 milioni di euro. Nella stessa riunione anche l’approvazione e il finanziamento del terzo e quarto lotto della Pedemontana, circa 100 milioni».
Su questo tema è forte, per la Confartigianato, anche la preoccupazione per i ritardi nei pagamenti delle imprese che hanno effettuato i lavori per la Astaldi e quindi è necessario che vengano pagati anche gli stati di avanzamento rendicontati alla Astaldi stessa e che l’azienda committente saldi i debiti che ha nei confronti dei fornitori. Inoltre, Confartigianato chiede al Sindaco e ai Parlamentari del territorio di battersi nei confronti del Governo e del ministro delle Infrastrutture e Trasporti «perché non vorremmo che le varianti che riguardano il completamento della SS76 nella tratta Serra S. Quirico – Fossato di Vico cadano nel dimenticatoio dopo il crollo del ponte Morandi di Genova. Lo stato dei lavori, oggi fermi, con tutte le deviazioni in essere sono causa di gravi pericoli di incidenti stradali e rallentamenti incredibili. Si può sopportare nel breve periodo, ma non può rimanere così ancora per lungo tempo. Anzi andava favorita l’apertura di ulteriori tratti della nuova rete stradale in via di completamento per eliminare gli imbuti e le continue deviazioni», scrive Castagna.
Oggi invece Fabriano «rimane isolata da Jesi e Ancona e la direttrice Ancona-Perugia-Roma di fatto è impraticabile e pericolosa creando grandi problemi nei collegamenti delle merci e delle persone, con rallentamenti e maggiori costi di trasporto e sono un impedimento alla crescita economica del fabrianese che invece ha bisogno di continui stimoli e opportunità. In questa situazione Fabriano, Città creativa dell’Unesco rischia di essere un boomerang e non una occasione storica per rilanciare l’entroterra marchigiano».