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Concordato preventivo in continuità per la Tecnowind

Dall'azienda fabrianese che produce cappe aspiranti è arrivato l'annuncio di voler percorrere questa strada durante l'incontro di questa mattina, 11 aprile, nella sede del ministero dello Sviluppo economico

L'incontro al Mise di oggi

FABRIANO – Incardinata ufficialmente in via istituzionale la vertenza Tecnowind di Fabriano. Questa mattina, 11 aprile, incontro nella sede del ministero dello Sviluppo economico a Roma. Vi hanno preso parte i rappresentanti della proprietà di Adr e del CdA dell’azienda fabrianese che produce cappe aspiranti, i sindacati Fiom-Fim-Uilm e l’assessore regionale al lavoro, Loretta Bravi, e il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola.

Come anticipato da questa testata, l’azienda ha chiesto di accedere al concordato preventivo in continuità aziendale. Il tutto per garantire il sostegno necessario sia all’attività produttiva che al reddito per i circa 280 lavoratori dell’azienda fabrianese che produce cappe aspiranti. Inoltre, è stata confermata dall’impresa la situazione difficile dal punto di vista di accesso al credito, dando comunque la disponibilità a interagire con le Istituzioni per ricercare la soluzione migliore a questa ennesima crisi industriale a Fabriano. «L’obiettivo è mantenere la produzione e la ricerca di nuovi acquirenti presentando il concordato e quindi ricercare una banca finanziatrice che possa consentire di avere 60 giorni per valutare i possibili cambi di proprietà», come ha specifica il primo cittadino fabrianese.

Il Ministero e la Regione hanno offerto la collaborazione per quanto di competenza nell’ambito delle politiche del lavoro in modo da garantire sicurezza ai lavoratori fino al periodo dell’omologa. Una trattativa complessa che si è sviluppata per oltre tre ore e si è aggiornata a un incontro definitivo dopo Pasqua.
Domani, 12 aprile, assemblea dei lavoratori con i sindacati.
Dal CdA della Tecnowind si spera che attraverso la richiesta di concordato preventivo in continuità si possa sbloccare questa situazione di impasse. Questo per conseguire un duplice obiettivo: poter mandare avanti la produzione visto che gli ordini ci sono e, dall’altro, garantire i crediti dei lavoratori. In più, particolare non di poco conto, verificare le intenzioni di potenziali acquirenti. A partire dal Fondo di investimento area Euro che, seppur non ha ancora presentato un’offerta vincolante, potrebbe comunque rimanere della partita. Senza considerare, infine, che altri soggetti potrebbero farsi avanti per rilevare la proprietà della Tesconwind.