Attualità

Costo della mensa scolastica, infuria la polemica a Fabriano dopo il primo bollettino

Il risparmio ipotizzato dall’Amministrazione comunale non sembra esserci, nonostante sia stata tolta la quota mensile fissa in favore del pagamento di ogni pasto che, a conti fatti, è quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno

Veduta di Fabriano

FABRIANO – Scoppia la polemica sui costi della mensa scolastica a Fabriano. Il risparmio ipotizzato dall’Amministrazione comunale non sembra esserci, nonostante sia stata tolta la quota mensile fissa in favore del pagamento di ogni pasto. Costo del singolo pasto, però, che è stato a conti fatti quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno. Il primo mese pieno di fruizione sembra aver portato a un aggravio dei costi, secondo la denuncia di alcuni genitori. Troppi giorni nel mese da considerare, la risposta del primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli. Chiaro è che un vero consuntivo, sulle misure adottate, potrà essere fatto solo a fine anno.

«Sono 126 euro, la rata mensile della mensa scolastica più alta che abbia mai pagato da quando mia figlia va a scuola, complimenti sindaco», il primo post di un genitore su Facebook che, di fatto, ha innescato la polemica. «Faremo sicuramente un conteggio finale a fine anno scolastico, ma questo mese per due figli, arrivato un bollettino di 207 euro. È stato davvero alto, mai pagato tanto. Speriamo di fare media con i prossimi mesi, ma non ci dobbiamo augurare di far ammalare i figli per poter pagare di meno. Per quanto riguarda questo bollettino per curiosità sono andata a rivedere quello dello scorso anno e a parità di 23 pasti di ottobre e fisso avevo pagato 195 euro, quindi comunque 12 euro in meno rispetto a oggi. Rivedendo i bollettini si risparmia sul secondo figlio, ma è aumentato il costo del primo. Ovviamente non è una polemica, solo un confronto per ragionare», uno dei commenti di una mamma, molto dettagliato.

A rispondere, direttamente il sindaco di Fabriano. «È arrivato da poco il bollettino per il pagamento del servizio mensa delle scuole relativo al mese di ottobre. Ottobre è stato un mese particolare perché ha visto ben 23 giorni di mensa e quindi la somma da pagare è importante. Sarà probabilmente il mese “più caro” insieme a marzo che avrà 22 giorni. Il conto e il confronto rispetto agli altri anni quando si pagava il fisso però va fatto con l’intero anno e non con i singoli mesi. A settembre per esempio c’è stato un risparmio notevole essendo iniziata la scuola il 16 settembre per cui non aver pagato la quota fissa è stato un vantaggio. Lo stesso accadrà a dicembre e gennaio dove le vacanze invernali toglieranno diversi giorni di mensa e così aprile con la sosta di Pasqua e giugno quando la scuola si interromperà a meta mese. Il conto totale per i redditi più alti – Isee maggiore a 30 mila euro – sarà simile allo scorso anno, mentre per tutte le altre fasce e per i secondi figli farà segnare dei risparmi crescenti al diminuire dei redditi».

In più togliere la quota fissa «va incontro a chi per varie ragioni non può mandare i propri figli a mensa tutti i giorni ed evita di pagare di più quando un bambino a causa di influenze o altre malattie di stagione è costretto a saltare la scuola. Infine, invito tutti a presentare l’Isee per stabilire la tariffa da dover versare. La nostra intenzione non era quella di far risparmiare. L’intenzione era quella di far pagare solo a fronte di un servizio effettivamente goduto. Il risparmio c’è per chi ha più di un figlio che usufruisce del servizio e per le fasce Isee più basse, fino a 20mila euro».