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Fabriano: Creativi digitali, i bambini spiegano l’arte ai bambini

Il progetto si è sviluppato in tre fasi, nel corso delle quali i vari soggetti coinvolti hanno interagito e collaborato. I 18 bambini hanno sviluppato un testo, lo hanno registrato e messo a disposizione per spiegare, con il loro linguaggio, quattro opere

Gli organizzatori del progetto insieme all'assessore Ilaria Venanzoni

FABRIANO – Un progetto di comunicazione e didattica museale innovativo tra scuola, museo e radio. È stato presentato, questa mattina, Creativi digitali, nella sede della Pinacoteca civica a Fabriano. «Non è uno slogan, ma un’iniziativa concreta che ha visto impegnati diciotto bambini della scuola primaria Mancini di Fabriano con un obiettivo singolare: raccontare la Pinacoteca Molajoli di Fabriano ai loro coetanei per farli appassionare del museo, del proprio territorio e dell’arte, utilizzando strumenti digitali», le parole dell’assessore alla Cultura, Ilaria Venanzoni. Idea ambiziosa subito tramutata in un progetto a quattro mani, che ha visto collaborare la IV B della scuola Mancini – Istituto comprensivo “Aldo Moro”, la Pinacoteca civica “Bruno Molajoli”, Radio Gold e Archeomega soc. coop. Sabato 12 maggio alle 16:30 sarà presentato alla cittadinanza il progetto “Creativi digitali” presso la Pinacoteca Molajoli e sarà possibile seguire il percorso audio creato dagli alunni attraverso un sistema di QR codes.

«Creativi digitali nasce dalla volontà di educare in maniera partecipativa al patrimonio e all’arte, attraverso la conoscenza e la passione per il proprio territorio, e dall’esigenza di utilizzare il digitale come strumento didattico di inclusione, dentro e fuori la scuola. Il progetto che inizialmente costituisce la risposta al bisogno di un’alunna diversamente abile, ovvero imparare a scrivere al Pc, diviene occasione formativa per favorire la pedagogia dell’inclusione nella classe intera e, contemporaneamente, offre spunti di riflessione per la realizzazione effettiva di una cittadinanza attiva e consapevole», hanno dichiarato Melissa Riccardi, Giorgia Spinaci laurenda in Scienze della formazione università di Macerata, Daniela Brunelli scuola primaria Marco Mancini istituto comprensivo Aldo Moro, Cristiana Pandolfi di Archeomega che gestisce la Pinacoteca e la direttrice di Radio Gold, Gigliola Marinelli.

«Da qui l’idea di rendere i bambini protagonisti attivi della narrazione museale loro rivolta: impegno affrontato con entusiasmo, interesse e grande serietà da tutti gli alunni coinvolti. L’utilizzo della lezione top down, partendo dagli interessi degli studenti, la scelta del cooperative learning e della didattica laboratoriale, come metodologie privilegiate nelle fasi realizzative rendono gli alunni costruttori del proprio sapere e della propria competenza, concretizzando la loro effettiva centralità nel processo di apprendimento. Un’idea che ribalta la prospettiva di comunicazione museale tradizionale, in cui è il museo a proporre contenuti e modalità calibrati per i più piccoli visitatori: in questo caso sono i bambini a rivolgersi direttamente ai bambini, con la mediazione del museo».

Il progetto si è sviluppato in tre fasi, nel corso delle quali i vari soggetti coinvolti hanno costantemente interagito e collaborato. La classe ha svolto una prima visita propedeutica della Pinacoteca, in cui ha potuto prendere coscienza della realtà museale e delle sue collezioni; sulla base delle impressioni raccolte e cercando di rispettare una certa congruità nel percorso di visita, sono state selezionate le quattro opere della collezione storica che sarebbero divenute oggetto di approfondimento e narrazione. É seguita una seconda visita al museo in cui i bambini sono stati invitati a scrivere le loro domande e curiosità circa le opere scelte, che solo successivamente sono state illustrate in maniera più esaustiva dalle guide della Pinacoteca, affrontando gli aspetti tecnici, iconografici, storici e stilistici.

La seconda fase del progetto si è svolta a scuola, dove gli alunni sono stati divisi in gruppi corrispondenti alle opere da prendere in considerazione: insieme alle insegnanti e alle educatrici museali di Archeomega, le domande proposte dai bambini in museo sono state rianalizzate e rivisitate in forma testuale direttamente dagli alunni. I testi sono stati poi nuovamente rielaborati dai bambini in classe, secondo un approccio più emotivo e un linguaggio più colloquiale, per poi essere trascritti da loro al computer.

A questo punto sono iniziate le prove di lettura, culminate nella registrazione effettuata presso la sede di Radio Gold a Fabriano, che ha messo a disposizione i suoi studi, ospitando i bambini e le insegnanti, e consentendo quindi al progetto di prendere forma, ma soprattutto voce. Le tracce audio realizzate potranno quindi essere ascoltate in museo da tutti i piccoli visitatori della Pinacoteca, con il semplice uso di un dispositivo mobile, grazie alla predisposizione di un Qr code a fianco dell’opera.