Attualità

Marocchino espulso per presunto terrorismo, la Lega di Fabriano plaude alle forze dell’ordine

Il coordinamento cittadino della forza politica attacca l'Amministrazione comunale perché, a loro dire, non sta affrontando la problematica in modo opportuno e, quindi, garantendo la sicurezza dei cittadini

Alcuni esponenti del coordinamento della Lega di Fabriano

FABRIANO – Dopo l’arresto e l’espulsione immediata del presunto terrorista affiliato all’Isis e residente da mesi a Cerreto D’Esi, la Lega di Fabriano torna a chiedere, con forza, risposte in materia di prevenzione e sicurezza.

«È di ieri la notizia dell’espulsione con decreto del Ministro dell’Interno per motivi di sicurezza nazionale di un cittadino marocchino, residente a Cerreto D’Esi. Nel suo telefono è stato trovato del materiale riconducibile alla propaganda dell’Isis: video di decapitazioni e indicazioni per realizzare un ordigno esplosivo. Noi chiediamo di sapere se il soggetto in questione abbia avuto frequentazioni anche a Fabriano, magari nelle due moschee, camuffate da Centri Culturali islamici, soprattutto in quella di via Buozzi», scrive in una nota il coordinamento cittadino leghista.

Quindi, l’attacco. «Vorremmo ricordare ai benpensanti che come Lega siamo stati in piazza per più di un mese per chiedere informazioni sui frequentatori del Centro, e come risposta non abbiamo ricevuto altro che insulti e subito dileggi da parte dei consiglieri comunali e dall’Amministrazione. Abbiamo addirittura assistito ad un consiglio comunale aperto da una dichiarazione del responsabile del Centro Culturale Islamico della Misericordia sull’integrazione, senza poter esercitare il nostro diritto al contraddittorio. Risulta facile per queste persone dichiararsi contro ogni forma di terrorismo senza però dissociarsi pubblicamente da Hamas e da Hezbollah», si legge.

C’è da dire, a onor di cronaca, che il responsabile del Centro Culturale Islamico della Misericordia ha dichiarato, ieri, che il presunto terrorista non ha frequentato il centro.

«Non eravamo cassandre e non siamo diventati veggenti: chiedevamo soltanto, e continueremo a farlo, informazioni e prevenzione per la sicurezza di tutti. Episodi del genere non vanno taciuti, ma da parte di chi dovrebbe farsi carico della sicurezza della propria comunità c’è un silenzio assordante, che copre la scarsa considerazione con cui l’Amministrazione comunale ha deciso di (non) affrontare il problema», l’attacco frontale alla maggioranza che governa Fabriano.

In coda, infine, «il sentito ringraziamento alle Forze dell’Ordine per il lavoro svolto quotidianamente e in questo caso specifico».