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Fabriano: si dimette il rappresentante cittadino dall’Ambito territoriale di caccia AN2

Dopo l’uscita in blocco dei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole dal Comitato di gestione, infatti, anche Andrea Bolzonetti si è dimesso dall’ATC AN2 dove rappresentava il comune di Fabriano

Una veduta di Fabriano

FABRIANO – L’Ambito Territoriale di Caccia AN2 perde altri pezzi, dopo le dimissioni dei rappresentanti degli agricoltori si è dimesso anche il rappresentante del comune di Fabriano e Legambiente ritira i suoi rappresentanti in Assemblea. Dopo l’uscita in blocco dei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole dal Comitato di gestione, infatti, anche Andrea Bolzonetti si è dimesso dall’ATC AN2 dove rappresentava il comune di Fabriano. Le sue dimissioni sono state motivate dal dissenso nei confronti della gestione amministrativa e faunistico-venatoria operata dall’ATC AN2 e anche per solidarietà con il mondo agricolo che qualche settimana fa aveva abbandonato il Comitato.

Le dimissioni

A parere di Bolzonetti «l’ATC AN2 continuerebbe ad operare in contrasto con la legge quadro nazionale n. 157/1992 che prescrive che negli organi di gestione debba essere assicurata la presenza paritaria dei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, attualmente assenti. In questo modo viene a mancare il requisito pluralistico ritenuto essenziale dal legislatore, determinando così la conseguente illegittimità del Comitato anche nel caso in cui questo conservi la maggioranza numerica». Anche in passato Bolzonetti, esperto di gestione faunistica, era entrato in conflitto con le scelte dell’ATC AN2 tanto da essere sottoposto ad un illegittimo provvedimento di espulsione dal comitato. «Mai messo in atto perché un membro di diritto nominato da un ente pubblico non può essere rimosso se non da chi lo ha designato», evidenzia in una nota il presidente provinciale Unci Ancona, Stefano Fraboni.

«Anche il Consigliere regionale Rossi, con una interrogazione, ha chiesto spiegazioni sulla gestione dell’ATC AN2 ripetutamente in passivo con un bilancio di esercizio 2021 dove emerge che sono stati spesi 48.278 € per spese legali, 246.589 € per i danni causati all’agricoltura in massima parte dai cinghiali e solo 1.422,84 € per la prevenzione dei danni da fauna selvatica. La proliferazione fuori controllo dei cinghiali causa danni all’agricoltura e all’ambiente, la fauna selvatica è sempre più scarsa e il malcontento ormai riguarda trasversalmente agricoltori, cacciatori e amanti della natura. Anche Legambiente ha ritirato i rappresentanti dall’Assemblea ma il Comitato di Gestione dell’ATC AN2 sembra continuare per la sua strada, non resta che sperare in un’azione energica della Regione alla quale spetta il controllo sull’operato degli Ambiti di caccia», conclude il presidente, Stefano Fraboni.