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E-Straordinario for kids in Elica: il posto dove vivo(no) i bambini

Tre grandi mappe che non orientano nè indicano dei luoghi, ma che rappresentano una nuova geografia dell’anima in cui si mescolano le esperienze di tutti i partecipanti. Il duo di artisti Bianco-Valente hanno guidato i giovani alla scoperta della creatività

FABRIANO – Tre grandi mappe che, non avendo più la funzione di orientare e indicare i luoghi, rappresenteranno una nuova geografia dell’anima in cui si mescolano le esperienze di tutti i partecipanti. Questa l’opera d’arte finale realizzata durante la settima edizione di E-Straordinario for Kids, il progetto della Fondazione Ermanno Casoli (FEC) dedicato ai figli dei dipendenti di Elica tra i 6 e i 10 anni, svoltasi questo pomeriggio nella sede della multinazionale fabrianese e che nasce con l’intenzione di permettere ai figli dei dipendenti di prendere confidenza con il luogo di lavoro dei propri genitori, entrando nel vivo del loro ambiente.

L’appuntamento, diventato ormai un classico che si tiene a ridosso dell’apertura delle scuole, ha visto protagonista il duo di artisti Bianco-Valente, Giovanna Bianco e Pino Valente. Il progetto, a cura di Marcello Smarrelli, dal titolo “Il posto dove vivo”, è nato con l’obiettivo di far riflettere i partecipanti sul legame che ognuno di noi sviluppa con determinati luoghi. Questo “viaggio”, alla scoperta della funzione che i luoghi esercitano dentro di noi inizierà dalle mappe automobilistiche, turistiche o geografiche e dalle foto che i bambini avranno raccolto, durante l’estate, su invito degli artisti.

«Durante il workshop, le immagini che abbiamo chiesto ai bambini di raccogliere durante tutta l’estate sono state mescolate per formare un unico materiale magmatico che rappresenta una sorta di memoria collettiva dalla quale ognuno può attingere per ispirarsi, realizzare un disegno, costruire uno storytelling. Con le mappe tagliate e riunite in modo casuale se ne sono costruite di nuove, a testimonianza delle storie individuali di ogni partecipante, dalle quali è emerso con evidenza come il racconto della vita di ognuno di noi è costituito dall’intreccio dei luoghi e delle esperienze fatte durante il nostro percorso, che si intrecciano a loro volta con i luoghi e le esperienze di tante altre persone», hanno evidenziato i due artisti.

«La ricerca artistica di Bianco – Valente – spiega Marcello Smarrelli – si basa sull’analisi dei fenomeni legati alla visione e alla percezione, partendo dal concetto di dualità corpo-mente, in cui il corpo è inteso come struttura ‘finita’ nello spazio e nel tempo, mentre la mente – con il suo portato di informazioni, emozioni, ricordi – si presenta immateriale e sfuggente. In questa pratica il viaggio, sia reale che immaginario, diventa un elemento simbolico particolarmente importante per la sperimentazione delle loro teorie».

Francesco Casoli conclude E-Straordinario

«I risultati ottenuti dai progetti legati alla FEC – commenta il Presidente di Elica Francesco Casoli – dimostrano che l’arte è fonte di innovazione e potente attivatore di pensiero e, come tale, svolge un ruolo fondamentale per la formazione e la crescita delle nuove generazioni. Per questo crediamo nel progetto E-Straordinario for Kids e siamo felici di poter offrire ai figli dei nostri collaboratori un’occasione di creazione e sperimentazione, insieme a un duo artistico molto apprezzato nell’ambito dell’arte contemporanea».

Lavorare sul futuro è una priorità costante per Elica, infatti, sono molti i progetti promossi dalla multinazionale di Fabriano che hanno come obiettivo le nuove generazioni, favorendo occasioni di crescita e di sviluppo nelle quali l’arte e la creatività diventano espressione viva dell’eccellenza.