FABRIANO – Ora c’è la data: 11 giugno. Come ampiamente annunciato, è stata scelta la seconda domenica di giugno per far svolgere il primo turno delle elezioni amministrative anche in considerazione del fatto che l’anno scolastico, soprattutto nelle zone del Centro Italia, ha subito notevoli ritardi a seguito delle scosse di fine ottobre 2016 e per l’emergenza neve. Una scelta discutibile, considerando che l’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà il 25 giugno, a ridosso, quindi, di un potenziale primo esodo per le vacanze estive. Attenzione, dunque, all’affluenza alle urne.
Comunque sia, Fabriano si prepara a questa tornata elettorale molto aperta nel suo risultato finale. In fuga sembra esserci il Movimento 5 Stelle, ma tutto ancora può accadere. In conseguenza della data, la Prefettura ha inviato la circolare per la presentazione delle candidature e delle liste. Ciascuna lista potrà avere un minimo di 16 e un massimo di 24 candidati consiglieri. Deve essere salvaguardata la parità di genere, con almeno un terzo dei candidati che deve necessariamente essere uomo o donna. Le firme devono avere un numero minimo di sottoscrittori pari a 175 e massimo 350.
La presentazione delle candidature alla carica di sindaco e delle liste dei candidati alla carica di consigliere comunale con i relativi allegati deve essere effettuata dalle ore 8 del 30º giorno alle ore 12 del 29º giorno antecedenti la data della votazione. Successivamente, a grandi linee, la commissione elettorale controllerà la correttezza della presentazione e ammetterà le liste e i relativi candidati a sindaco. Sarà, poi, la volta del sorteggio per il posizionamento nella scheda elettorale e, quindi, il voto l’11 giugno.
Si comprende bene, dunque, come per le alleanza ci sia ancora molto tempo. In tal senso, proseguono gli incontri fra le varie forze politica interessate a unire le forze, anche con eventuali movimenti civici.
Il più attivo, in questi giorni, è il circolo Pertini, coordinato da Luciano Robuffo, che ha incontrato le diverse forze della sinistra per capire se ci siano le condizioni di una possibile coalizione progressista. Nel primo incontro, i socialisti si sono confrontati con Vinicio Arteconi e con la sua Fabriano Diversa: al centro della discussione, l’esigenza di ricostruire discussione e partecipazione politica a Fabriano, dopo anni in cui il dibattito nei partiti è andato spegnendosi e il dialogo tra Amministrazione e cittadini è stato difficile.
La richiesta di discontinuità ha segnato invece l’incontro con Giovanni Balducci e con il Partito Democratico: se i Dem sono rimasti insoddisfatti degli ultimi 5 anni – è la tesi dei Socialisti – non possono ignorare il fatto che sia stata proprio l’Udc a dettare tutte le priorità della Giunta. «Il Circolo Pertini ha apprezzato l’enfasi di Balducci su cultura e artigianato, ma dai socialisti è arrivata chiara la richiesta di rottura dell’alleanza con l’Udc, come condizione per dialogare», si legge nella nota diffusa dai socialisti.
Il primo giro di consultazioni dei socialisti si è concluso incontrando Fabriano Bene Comune, la coalizione che nel 2012 ha sostenuto Emanuele Rossi. Al centro del confronto, la necessità di un progetto ambizioso della sinistra per il futuro della città.
«Per i Socialisti, l’orizzonte continua a essere quello di una larga coalizione progressista: in attesa delle mosse delle altre forze di sinistra, i socialisti proseguiranno la loro campagna di ascolto incontrando le associazioni culturali della città, i comitati civici come Sveglia Fabrianesi e il Comitato del Giano, che ha apprezzato la richiesta di incontro del Pertini decidendo di estenderla a tutte le formazioni politiche cittadine».
Fin qui la nota ufficiale. Il non detto comunque porta – fosse solo a titolo personale – a preferire un eventuale collaborazione con Giovanni Balducci. Ma, si vedrà se ciò sarà solo una scelta personale o se, al contrario, ci sarà una lista civica, ma di ispirazione socialista, che possa magari essere arricchita da personalità del mondo dell’associazionismo fabrianese.