FABRIANO – Dossier ultimato e candidatura ufficialmente inoltrata per fare di Fabriano la Capitale italiana dell’Arte contemporanea per l’anno 2026. Il dossier di candidatura, intitolato “Casa Dolce Casa/Home Sweet Home – Fabriano Contemporanea #2”, è stato depositato al Ministero della Cultura in risposta al bando indetto dal ministro Gennaro Sangiuliano. Il progetto si sviluppa attraverso una serie di azioni mirate alla riqualificazione di spazi architettonici e aree verdi, nonché alla realizzazione di eventi culturali di ampio respiro. La città di Fabriano, già riconosciuta come Città Creativa Unesco per Crafts and Folk Art e nota per la storica produzione della carta e della filigrana, oltreché per l’attività sul contemporaneo svolta da realtà culturali importanti come le Fondazioni Carifac, Casoli e Fedrigoni, mira a fare dell’arte contemporanea uno strumento di rigenerazione urbana e sociale. Le attività previste nella proposta di candidatura saranno inaugurate nell’autunno del 2025 e occuperanno tutto il 2026, valorizzando spazi e contenitori culturali come il centro storico, le aree verdi e i borghi, il patrimonio pubblico e privato, lo storico Palazzo del Podestà e il Museo Guelfo, che saranno sedi di mostre, oltre a creare a Fabriano un Art Business Atelier con annessa piattaforma digitale. Le opere spaziano tra installazioni, video, arte digitale, design e performances, con un forte accento sull’interazione diretta con il pubblico e i cittadini e un’attenzione particolare all’accessibilità.
Le dichiarazioni
«La candidatura di Fabriano a Capitale italiana dell’Arte contemporanea – dichiara il sindaco di Fabriano Daniela Ghergo – nasce dall’esperienza molto positiva della prima edizione di Fabriano Contemporanea e dal fatto che la nostra città ha un retaggio di assoluto rilievo nelle arti. La produzione di carta di qualità è stata sempre un forte stimolo e un attrattore per tanti talenti e ingegni che si sono cimentati con i più diversi materiali, fino all’evoluzione più attuale che ha riguardato il Novecento fabrianese, penso ad un nome su tutti, quello di Edgardo Mannucci, ma anche all’acquarello, al design industriale e al contemporaneo artistico, grazie ad esempio al contributo delle diverse Fondazioni cittadine che investono in cultura. Si tratta, quindi, di una scelta voluta, che punta a rendere evidente sul panorama nazionale il nostro essere Città Creativa e Città del Contemporaneo, elementi che richiedono sicuramente maggior consapevolezza a livello cittadino, ma anche un’attenzione e una scoperta a livello regionale e nazionale».
Dello stesso avviso l’assessore alla Bellezza, Maura Nataloni. «Il comune di Fabriano ha già avviato una rete di collaborazioni con istituzioni, università, fondazioni e associazioni culturali, sia a livello nazionale che internazionale, per sostenere la candidatura e promuovere la città come centro di eccellenza per l’arte contemporanea. Nelle prossime settimane, intensificheremo le attività di promozione del progetto e coinvolgeremo ulteriormente la comunità locale in preparazione della fase di selezione. L’obiettivo è di entrare nella short list delle città finaliste, la cui proclamazione è attesa entro il 30 ottobre 2024. Fabriano si presenta, dunque, pronta a questa sfida, con un progetto ambizioso e una visione chiara di come l’arte contemporanea possa contribuire alla rinascita culturale ed economica della città».