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La protesta silenziosa degli operai della Tecnowind prima di accettare il licenziamento collettivo

I dipendenti della Tecnowind di Fabriano, azienda dichiarata fallita, hanno deciso di non rendersi protagonisti di dichiarazioni urlate, bensì di compiere un gesto, uno soltanto. In un silenzioso centro storico, hanno riempito la via che conduce al Palazzo del Podestà con le loro magliette della divisa di lavoro

La protesta delle magliette

FABRIANO – Una protesta silenziosa, ma molto evocativa. I dipendenti della Tecnowind di Fabriano, azienda dichiarata fallita, hanno deciso di non rendersi protagonisti di dichiarazioni urlate, bensì di compiere un gesto, uno soltanto. In un silenzioso centro storico, hanno riempito la via che conduce al Palazzo del Podestà con le loro magliette della divisa di lavoro.

Tutte intorno alla fontana Sturinalto, sotto il palazzo Vescovile e all’ingresso del Palazzo del Podestà, magliette griffate Tecnowind con su scritto: «Mettete all’asta pure queste», e frasi un po’ meno politicamente corrette.

Una rabbia gridata nel silenzio rispetto a quanto è avvenuto. Questa mattina, 23 febbraio, dalle 8:30, si sono messi in fila per ritirare la raccomandata consegnata a mano di licenziamento. L’ennesima beffa che in 247 hanno dovuto subire. Infatti, i lavoratori dell’azienda attiva nel comparto delle cappe e dei piani cottura, sono stati costretti a dare mandato ai sindacati per imboccare la via del licenziamento collettivo.

Una scelta terribile che, dunque, ha impedito che si tornasse per strada per manifestare, che si organizzassero picchetti davanti ai cancelli della Tecnowind. È stata scelta la via del licenziamento collettivo perché così si potrà accelerare tutto l’iter per poter accedere alla Naspi, che per 24 mesi garantirà loro un minimo di sostegno economico.

Molti di loro, infatti, da mesi non ricevono pagamenti regolari sia per i ritardi nell’erogazione degli stipendi. Sia perché, a causa dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, le buste paga sono state sempre più leggere. Dunque, la Naspi rappresenta l’unico sostegno al reddito che occorre ricevere presto per poter far fronte a tutti i pagamenti della vita quotidiana. Intorno a metà aprile dovrebbero ricevere i primi pagamenti relativi a marzo e i pochi giorni di febbraio.

Ora, tutta l’attenzione si sposta sulla pubblicazione del bando per l’affitto del perimetro aziendale o di un ramo d’azienda. I termini dovrebbero essere veloci, dalla pubblicazione al massimo entro la metà di marzo per presentare offerte vincolanti.