FABRIANO – «Manifatturiero evoluto, turismo, agroalimentare di qualità. Le imprese di Fabriano vogliono credere nella ripresa e stanno cercando con ogni sforzo possibile di reagire per lasciarsi alle spalle gli anni della crisi ampliando e diversificando la propria offerta produttiva e di servizi».
Così Simone Clementi, Responsabile territoriale della Confartigianato, interpreta l’attuale situazione delle micro e piccole imprese artigiane, che, provate dalla difficile congiuntura, internazionale e territoriale, stanno cercando di individuare vie di sviluppo alternative al comparto del bianco, per anni asset portante dell’economia locale.
«Per questo hanno portato avanti il non facile processo di evoluzione del settore manifatturiero, puntando su una meccanica rinnovata, attivando nuove tipologie di produzioni, efficaci nell’intercettare i mercati, anche esteri, oggi sempre più attenti a una risposta ‘su misura’ alle proprie esigenze», scrive in una nota Clementi.
«A fianco della meccanica di produzione, emerge il turismo, che non è certo la panacea, ma può offrire un contributo importante al rilancio. Così anche l’enogastronomia e le tipicità, con la propria filiera di produttori, trasformatori e rivenditori, rappresentano un valore economico aggiunto, che oltretutto ben si sposa alla promozione turistica del territorio».
Le imprese di Fabriano stanno cercando con vigore di reagire per andare oltre la crisi, e si stanno rendendo protagoniste di una importante trasformazione, dei ritmi, delle produzioni, dei mercati.
«Per affiancare questo immane sforzo delle imprese – conclude Clementi – rinnoviamo il nostro invito alla creazione di un tavolo permanente per lo sviluppo in cui possano sedere insieme Istituzioni e mondo produttivo per dialogare, analizzare scelte e decisioni, nell’obiettivo comune di lavorare per il futuro del nostro territorio e per il rilancio dell’artigianato senza il quale nessuna ripresa è possibile.
In questo scenario, l’atteso completamento della Quadrilatero contribuirà a spezzare l’isolamento montano e a incrementare l’attrattività del territorio aprendo a nuove prospettive di sviluppo del sistema produttivo, turistico, logistico».