FABRIANO – I lavori della discordia nella chiesa della Sacra Famiglia a Fabriano. In molti protestano.
Fra questi, Valerio Ballerini, un parrocchiano che di mestiere è agronomo, ma da tempo si interessa di Belle Arti. E non è il solo a prendere questa posizione.
«Si tratta di lavori insensati e deturpanti che sono a buon punto. Il bel cortile interno, che dava luce all’altare attraverso le alte finestrature, non esiste più. Al suo posto una scatola di cemento, una nuova stanza. La chiesa della Sacra Famiglia è sorta negli anni ’80 grazie al fortunato connubio tra un ottimo architetto e una comunità che stava costituendo una nuova parrocchia a Fabriano. Dietro il progetto c’è il profondo pensiero cristiano di quella comunità, ogni scelta pesata a lungo ed ogni decisione condivisa, tanto che artisti del calibro di Edgardo Mannucci, che tanto religioso non era, restano coinvolti emotivamente nel progetto ed eseguono importanti opere per la comunità e la chiesa».
Secondo il parrocchiano, «ne esce un bell’edificio con forte identità, unitario, che evidenzia le tradizioni e la semplicità del nostro territorio. E ora si mette mano alla bella struttura deformandola, sfigurandola. Come se nulla fosse. Solo poche voci isolate dicono la loro: con forza, ma poche. Verrà abbassato anche l’altare, un’opera d’arte dello stesso Edgardo Mannucci. Ripeto, sembra incredibile. Evidentemente i componenti della comunità di allora sono passati a miglior vita, ma ciò è sufficiente per amputare il loro sogno, l’opera architettonica e lo splendido altare? È rispettoso nei confronti del messaggio lasciato e degli sforzi fatti allora? A quanto pare la bellezza di questa Chiesa – conclude Ballerini – non ha più importanza per gli uomini di oggi ed i cristiani hanno intenzione di dimenticare che la bellezza del creato e dell’opera dell’uomo è una delle vie per giungere a Dio».
Lavori e polemiche per i lavori alla Sacra Famiglia
Lettera aperta di un parrocchiano che critica fortemente i lavori che si stanno effettuando nella chiesa fabrianese. Non è il solo che ha protestato. Nei giorni scorsi, altri parrocchiani hanno chiesto che non si procedesse con i lavori