FABRIANO – Fontane storiche di Fabriano, la Giunta ha approvato un progetto per risanarne tre. Il capogruppo di Fabriano Progressista, Andrea Giombi, presenta un’interpellanza per un’altra fontana non ricompresa nel progetto.
Il decoro urbano, spesso e volentieri, contribuisce ad aumentare l’appeal turistico di una città, soprattutto se riguarda anche opere architettoniche di pregio e di valenza storica. È anche per questo che l’Amministrazione comunale di Fabriano ha deciso di varare un piano di lavori di restauro e risanamento conservativo delle fontane cittadine. Ne sono state individuate tre: Fontana Sturinalto di piazza del Comune; Fontana San Venanzo di piazza Giovanni Paolo II; Fonte del Mercato di piazza Garibaldi. I fondi messi a disposizione sono pari a 41mila euro.
Per quel che riguarda la Fontana Sturinalto si tratta di un proseguimento delle opere di restauro iniziate nel 2019 e che dovrebbero riprendere a breve. Per la Fontana San Venanzo l’intervento di risanamento prevede le fasi di disinfezione, di pulitura chimica, la rimozione meccanica in alcuni punti particolarmente difficili, il consolidamento della materia decoesa, il fissaggio e la sigillatura di scagliature in pericolo di caduta con resine epossidiche o malte idrauliche e microstuccatura dei margini delle scagliature su tutta la superficie lapidea, compreso il fusto cilindrico che presenta la situazione più compromessa. Si prevede, inoltre, la revisione delle vecchie stuccature, il rifacimento delle stuccature realizzate in cemento e la nuova stuccatura di tutte le fessure di congiunzioni delle varie parti e la protezione delle superfici lapidee e la sostituzione della impermeabilizzazione interna delle vasche.
In ultimo, per la Fonte del Mercato l’intervento di risanamento prevede le fasi della pulitura chimica, la rimozione meccanica mediante micro sabbiatura di precisione, microscalpelli o vibro incisori, qualora fosse necessaria, in alcuni punti dove i depositi sono particolarmente spessi e aderenti al substrato calcareo. Si prevede inoltre la disinfezione dagli attacchi di microorganismi, il consolidamento della materia decoesa, il fissaggio e sigillatura di scagliature in pericolo di caduta e il riassemblaggio di frammenti pertinenti con resine epossidiche o malte idrauliche. È prevista, inoltre, la revisione delle vecchie stuccature, la protezione delle superfici lapidee, la revisione della funzionalità dell’impianto idrico e la realizzazione di un nuovo strato di impermeabilizzazione interna della vasca.
Non ricompresa in questo progetto, la Fontana di San Domenico di piazza Quintino Sella a due passi dal museo della Carta e della Filigrana e oggetto di un’apposita interpellanza da parte del capogruppo di Fabriano Progressista, Andrea Giombi. «La Fontana è in disuso e i cittadini hanno già da mesi sollecitato il ripristino del suo funzionamento, offrendosi persino di riattivarla personalmente. Chiedo, vista la valenza storica e turistica, quali siano le intenzioni dell’Amministrazione comunale».