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Fabriano: La Lega si schiera al fianco della protesta dei genitori della Marco Polo

Riccardo Augusto Marchetti, segretario della Lega Marche, assieme ai consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Marzia Malaigia, Luigi Zura Puntaroni e Mirco Carloni, si appellano alla Regione contro la decisione dell'Ufficio Scolastico

Riccardo Marchetti

FABRIANO – «Ancora una volta ribadiamo il nostro deciso “No alle classi pollaio”». La Lega condivide lo sdegno dei genitori dell’Istituto Comprensivo Marco Polo di Fabriano ed appoggia la protesta in atto in questi giorni. Non è stata, infatti, autorizzata una quarta prima media e i 75 iscritti, ben 16 avevano optato per il tempo prolungato, saranno suddivisi in sole tre sezioni, con un rischio maggiore di mancato distanziamento. Per questo sono pronti anche ad adire le vie legali con un ricorso al Tar Marche.

Ad appoggiare la loro protesta Riccardo Augusto Marchetti, segretario della Lega Marche, assieme ai consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Marzia Malaigia, Luigi Zura Puntaroni e Mirco Carloni che danno il loro sostegno alla protesta dell’Associazione di volontariato “La Scuola Siamo Noi”, costituita da genitori di studenti frequentanti l’Istituto comprensivo Marco Polo di Fabriano, contro le decisioni assunte dell’Ufficio Scolastico Regione Marche. «Garantire la sicurezza e il corretto apprendimento degli alunni deve essere una priorità. La Regione si adoperi subito contro le scelte dell’Ufficio Scolastico regionale ed accolga le richieste delle famiglie preoccupate per l’inizio del nuovo anno scolastico», chiedono gli esponenti leghisti.

«È inaccettabile la scelta dell’Ufficio Scolastico Regionale di autorizzare solo 3 nuove classi da 25 studenti in virtù delle 75 iscrizioni per l’Istituto comprensivo Marco Polo di Fabriano. Questa decisione non solo è contro la richiesta di quattro classi partita dalla scuola, tramite la dirigente scolastica, ma anche contro la qualità dell’insegnamento considerate le situazioni di disabilità presenti che necessitano di insegnanti di sostegno e la peculiare situazione del territorio del comune di Fabriano. Questo è l’ennesimo affronto ad un’area interna, come quella di Fabriano, che in questi anni ha visto una continua riduzione di servizi. Basta con i ragionamenti da burocrati sulla scuola. Il numero degli studenti e le classi non possono essere il frutto di un calcolo freddo fatto solo sulla carta, ma deve tenere conto delle specifiche esigenze di alunni e di studenti. La scelta di autorizzare sole tre classi mette a rischio anche la scelta del tempo prolungato preferita da alcune famiglie per conciliare le esigenze lavorative e familiari».

In coda, la richiesta. «La Regione – concludono gli esponenti della Lega – non stia a guardare, ma si attivi subito per impedire questo disagio per decine di famiglie e per evitare l’ennesimo schiaffo ai cittadini dell’entroterra».