FABRIANO – Una giornata dall’importanza storica fondamentale per Fabriano, oggi 13 luglio. Alle prime luci dell’alba di 73 anni fa, infatti, gli alleati hanno ufficialmente liberato la città della carta dall’oppressione nazi-fascista.
Questa sera, alle 21, il Comune di Fabriano, in collaborazione con la sezione Anpi di Fabriano e LabStoria, ha organizzato un appuntamento nei locali della biblioteca Romualdo Sassi.
«Ci sono date e ricorrenze che meritano di essere ricordate ogni anno e non solo a ogni lustro o decennio. Quando ci poniamo l’obiettivo di rimpossessarci dell’orgoglio di essere fabrianesi, non possiamo prescindere dal ricordare, e quindi tramandare, quello che siamo stati e cosa siamo stati capaci di fare. La data del 13 luglio rappresenta per Fabriano un giorno importante nella sua storia e per questo mi sono sentito in dovere di contattare le associazioni che so avere a cuore queste tematiche per chiedere loro una collaborazione nell’organizzazione di un evento che non sarà solo commemorativo ma anche un momento di riflessione. Uno degli obiettivi di questa Amministrazione è quello di coinvolgere comitati, associazioni e tutte quelle energie di cui Fabriano è ricca per poter creare collaborazioni e sinergie fondamentali se vogliamo ricreare un forte senso di comunità. Per questo ringrazio l’associazione LabStoria e la sezione Anpi di Fabriano per essersi prontamente attivate nonostante il poco tempo a disposizione», ha evidenziato il sindaco, Gabriele Santarelli.
«Oggi ricorre il 73° anniversario della Liberazione della nostra città dal dominio nazi-fascista. La sezione Anpi cittadina e l’Associazione “Labstoria” raccogliendo l’invito del Comune di Fabriano, per la celebrazione di “Fabriano Liberata”, hanno organizzato la proiezione di un documentario sulla Resistenza. Con l’occasione verrà ufficializzata all’Amministrazione comunale la proposta di istituire una giornata di commemorazione della resistenza cittadina, denominata “Giornata della Ricordanza”».
Al termine del film-documentario seguirà un dibattito che consentirà a tutti quanti volessero partecipare, di condividere, proprio attraverso il prezioso esercizio della memoria, il dolore di uomini e donne che eroicamente hanno saputo interpretare la Resistenza al costo della propria vita. «Oggi, spetta a noi il compito di non far morire, anzi di rivitalizzare, una coscienza capace di opporsi ai soprusi e alle ingiustizie, resistendo a difesa dei più deboli e a tutela di tutti i diritti inalienabili dell’uomo», ha concluso Giacomo Scortichini, presidente Anpi Fabriano.