FABRIANO – Un “no” sentito da parte della sezione di Fabriano della Fidapa alla violenza contro le donne nella giornata internazionale di domani. Alle 18:30 nel locale in via Bartolo da Sassoferrato n° 4 (salita Cattedrale di San Venanzio) sarà inaugurata un’infiorata, realizzata dal gruppo infioratori dell’associazione Palio San Giovanni Battista per ricordare le vittime di maltrattamenti, abusi e femminicidi. Parteciperà la presidente Fidapa Giovanna Bolzonetti, le socie dell’associazione, le autorità del Comune di Fabriano e interverrà anche l’artista Rossella Baldecchi che esporrà l’originale dell’opera. L’infiorata rimarrà esposta nei giorni di venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 novembre, dalle ore 18 alle ore 19:30.
L’iniziativa
Il bozzetto dell’infiorata è dell’artista Rossella Baldecchi, socia Fidapa della sezione di Pistoia, che ha già esposto a Fabriano le sue opere in occasione delle giornate dell’Unesco. L’immagine si ispira ai fatti accaduti a Teheran lo scorso 22 settembre quando si è diffusa la notizia della morte di Mahsa Amini, una ragazza di 22 anni curda – iraniana, arrestata pochi giorni prima dalla polizia morale con l’accusa di avere lasciato visibile una ciocca di capelli fuori dal velo obbligatorio che la Repubblica Islamica impone alle donne. Le autorità hanno dichiarato la giovane era morta per infarto, ma la famiglia, dopo averla vista, ha denunciato che Masha è era stata massacrata di botte dopo l’arresto. Proprio dalla morte di Masha è partita la rivolta delle donne iraniane nelle piazze che dalla capitale si è diffusa nelle altre città. L’atto simbolico di protesta diventato icona della rivolta è il taglio dei capelli, che in Iran è un gesto di lutto, di tristezza e di rabbia. Da questo nasce il titolo del quadro: “Donna, Vita, Libertà”, che esprime i sentimenti dell’artista.
«Per sentirmi vicina a queste donne ho fatto quello che so fare. Ho scelto di ritrarre una donna di spalle per rappresentarle tutte. Se l’avessi ritratta di fronte sarebbe stata solamente una. Le ho tagliato i capelli, li ho appoggiati sulla spalla e sulla schiena ed ho inciso “a sangue” la parola “Freedom” sulle spalle e libertà in persiano sul velo islamico che vola libero davanti alla donna ritratta. Per completare ho appeso al dipinto una mia ciocca di capelli, dello stesso colore della “mia” donna iraniana ed ho capito che davvero, senza rendermene conto, mentre dipingevo sono diventata una di loro», le sue parole. «L’anno scorso abbiamo iniziato la nostra esperienza con il Palio proprio il 25 novembre con l’evento “Sbandieriamo la gioia, le frecce solo per Cupido” culminato con gli arcieri che hanno lanciato rose al posto di frecce. Quest’anno – evidenzia Sandra Girolametti presidente dell’Ente Palio San Giovanni Battista – non poteva mancare la nostra attenzione alla Giornata contro i maltrattamenti e la violenza sulle donne con un’infiorata meravigliosa sia per la realizzazione che per il tema. Non mancherà mai il mio impegno come donna, avvocato, insegnante e presidente dell’Ente Palio di San Giovanni Battista per il contrasto a questi comportamenti che non possono più trovare luogo in qualunque ambito che si voglia definire civile», conclude.