FABRIANO – La stagione del Teatro Gentile di Fabriano – promossa dal Comune con l’Amat – si arricchisce di un appuntamento musicale: “Madama Butterfly”, opera di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, definita nello spartito e nel libretto “tragedia giapponese” e dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro. L’appuntamento è per domenica 14 gennaio (ore 17).
Questo allestimento dell’Orchestra Raffaello diretta da Daniele Rossi – con la regia di Julija Samsonova-Khayet, il Coro Filarmonico Rossini diretto da Roberto Renili e Olga Georgieva nel ruolo della protagonista – vuole essere un omaggio al grande compositore Puccini e a una delle sue opere più amate.
Puccini non aveva mai visitato il Giappone, anche se il “viaggio” faceva parte delle esperienze esotiche di moda a fine Ottocento, ma gli capitò di assistere a New York, nel marzo del 1900, al dramma “Madame Butterfly” messo in scena da David Belasco.
Giacomo Puccini, senza capire la recitazione perché non conosceva l’inglese, fu tanto colpito dalla vicenda intima dei protagonisti, dalla carica emotiva, dall’ambientazione esotica, che decise di trarne un’opera lirica. Questa sarebbe stata la sua sesta opera dopo “Le Villi”, “Edgar”, “Manon Lescaut”, “La Bohème” e “Tosca”.
Puccini cercò di reperire le informazioni più particolareggiate sul Giappone, i suoi costumi e persino le sue musiche: voleva scrivere un’opera giapponese, e ci riuscì tanto che i giapponesi l’hanno ritenuta da subito propria.
Tramite la moglie dell’ambasciatore giapponese trascrisse alcune melodie di canzoni native, ascoltò dischi giapponesi e si fece correggere i nomi dei personaggi per renderli più realistici.
La sera del 17 febbraio 1904, al Teatro Alla Scala di Milano, dove si rappresentò, “Madama Butterfly” cadde clamorosamente. Di fronte all’incredibile fiasco, Giacomo Puccini riprese in mano il libretto, alleggerì le scene, modificò alcune arie e ripresentò “Madama Butterfly” a Brescia al Teatro Grande il 28 maggio dello stesso anno e da quel giorno iniziò la sua seconda, fortunata esistenza.
Il maestro Puccini in seguito ritoccò ancora gli effetti scenici per le rappresentazioni del 1906 al Covent Garden di Londra ed al Theater National de l’Opèra-Comique di Parigi.
Nel 1920 Puccini tornò nuovamente sulla partitura, ripristinando nel primo atto un assolo di Yakusidè, lo zio ubriacone della protagonista, ma l’editore Ricordi non pubblicò mai la nuova versione.
Per informazioni e biglietti (da 8 a 20 euro) contattare la biglietteria del Teatro Gentile allo 0732 3644.