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Marche e Umbria concordi nell’unire i temi del riavvio dei cantieri e delle ditte creditrici

I due Governatori regionali hanno ringraziato il Governo per l'impegno profuso in vista della ripartenza dei cantieri, ma hanno chiesto interventi concreti anche in favore delle aziende sub-appaltatrici

Il Presidente Conte e il Ministro Toninelli in visita ai cantieri del Quadrilatero Marche-Umbria

FABRIANO – La direttissima Ancona – Perugia della Quadrilatero Marche – Umbria sarà completata entro aprile 2020. Dopo oltre otto mesi di stop, ripartono i cantieri nel tratto Borgo Tufico – Serra San Quirico.

Per l’occasione, questa mattina il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha incontrato il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e il ministro alla Infrastrutture Danilo Toninelli in visita a Fabriano, al campo base di Borgo Tufico. Nel corso dell’incontro il premier, su sollecitazione dei due presidenti di Regione, ha assicurato anche la tutela delle imprese subappaltatrici che vantano crediti attraverso l’attivazione di un tavolo nazionale con i tecnici delle due Regioni e la realizzazione dell’uscita a ovest per il collegamento della A14 al porto di Ancona.

«Il presidente della Regione Marche ha quindi ringraziato il presidente e il ministro per la loro presenza e per l’impegno determinato sul cantiere marchigiano. Apprezzato anche l’impegno a trovare una risposta a quelle ditte che hanno anticipato le loro risorse. Un fatto importante sia per le imprese che per i lavoratori che spesso risiedono in questi territori in difficoltà e che hanno trovato un’opportunità di lavoro nei cantieri.

Secondo il presidente della Regione Marche le opportunità che si aprono con queste strade si possono comprendere solo a opera realizzata. Grazie alla Foligno – Civitanova per esempio, quest’ultima è diventata una meta degli umbri anche per una serata. La facilità di questi percorsi sta cambiando addirittura le abitudini di vita di due regioni e moltiplica le occasioni economiche e di sviluppo», le parole di Ceriscioli.

Lo stesso accadrà per la Perugia – Ancona. «Non meno importante il completamento dei due lati della Quadrilatero con la Pedemontana: le aree interne avranno un collegamento che in sede di sisma con l’Anas è stato valutato come estremamente importante per un territorio fragile. Avere un secondo asse dalla A24 a Pergola, nell’area del cratere, sarebbe un valore aggiunto per la sicurezza. Importanti anche i collegamenti con la 76 e gli sbocchi: così come è importante risolvere la questione di una strada a quattro corsie che oggi a Civitanova finisce con un semaforo, ancora più importante e il collegamento con il porto di Ancona che si sta dimostrando un motore di sviluppo straordinario e creatore di posti di lavoro.

Risolvere anche quest’ultimo nodo di connessione darebbe a questo asse un valore strategico straordinario. Ascoltare questo impegno preso pubblicamente è – secondo il presidente marchigiano – un fatto estremamente importante segno che si vuole puntare sulle infrastrutture per il rilancio del Paese. È il modo per fare un salto di qualità, per assicurare opportunità di crescita alle imprese e posti di lavoro».

In merito alle ditte sub-appaltatrici, Ceriscioli, «attivare un tavolo tecnico per trovare una soluzione per dare aiuti alle imprese che hanno subito danni dalla crisi dell’edilizia. Abbiamo, inoltre, ricordato, che noi siamo nell’area del cratere sismico: 45mila edifici danneggiati, 30mila sfollati. Situazioni gravi che dovrebbero facilitare il percorso anche nei confronti dell’Europa per superare la problematica legata agli aiuti di Stato. Serve una risposta rapida perché la ripartenza del cantiere è strettamente collegata al nodo delle imprese creditrici. È illusorio pensare il contrario, un errore. Confidiamo che questo tavolo venga aperto prima possibile».

La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha concentrato il proprio intervento sull’importanza del completamento dell’opera e sulla questione delle ditte sub-appaltatrici. «Va risolto il nodo legato alle ditte sub-appaltatrici della Astaldi perché non è pensabile che si completino opere pubbliche rischiano di far fallire tante imprese del comparto dell’edilizia delle Regioni Marche e Umbria. Per noi è un’opera attesissima per collegare Perugia e Ancona, e il porto del capoluogo dorico. Un’opera strategica. Siamo felici che il cantiere riparta, ma il nodo delle imprese deve essere affrontato».

Per questo, «avanzeremo insieme alle Marche, alcune proposte che per un provvedimento urgente di sostegno, visto che fra le 40 imprese coinvolte c’è già qualcuna che ha ricevuto istanze fallimentari. Sostenere le imprese dell’edilizia è fondamentale in un territorio già molto provato dalla crisi. La soluzione va trovata visto che vantano fra i 40 e i 60 milioni di crediti».