FABRIANO – «La Fiom di Ancona ritiene fondamentale utilizzare queste poche settimane per individuare percorsi di reindustrializzazione, che siano complementari e/o alternativi all’attuale proprietà, di cui comunque ancora non conosciamo le reali intenzioni». Questo il commento del sindacato di categoria a seguito dell’ufficializzazione della firma per la proroga della cassa integrazione causale Covid alla Indelfab, ex JP Industries, di Fabriano.
I 569 lavoratori – di cui 296 del territorio di Fabriano – saranno coperti, in modo retroattivo, dal 7 settembre scorso al 15 novembre prossimo, dieci settimane. Poi, partirà il periodo di cassa integrazione per cessazione attività dal 16 novembre al 15 maggio 2021. In cambio, la proprietà, nello specifico il liquidatore Giovanni Porcarelli, ritira la procedura di mobilità per l’intera forza lavoro, come da accordi seguiti all’incontro, in remoto, con il ministero dello Sviluppo economico, il ministero del Lavoro e i sindacati di categoria.
Si è giunti alla condivisione del verbale di accordo di programma contenente la proroga della CIGO per Covid al termine di alcune riunioni nelle quali non sempre la temperatura è stata bassa, anzi. Ma quel che conta è il risultato, con un minimo di salvaguardia al reddito dei lavoratori e il contestuale ritiro della procedura di mobilità aperta ufficialmente lo scorso 19 agosto. Anche se permane il pericolo dettato da quella postilla finale allo stesso accordo, «qualora non si concretizzino a breve termine opportunità di reimpiego dei lavoratori e/o di reindustrializzazione dei siti produttivi, l’azienda procederà alla apertura di una nuova procedura di mobilità che interessi la residua forza lavoro».
Da qui, la preoccupazione che rimane in casa sindacale. «È indispensabile continuare con un percorso in sinergia tra le parti sociali e le Istituzioni per individuare ogni tipo di possibile soluzione per il rilancio dell’azienda e del territorio nel suo complesso, dove invece sono in atto processi di desertificazione industriale», si conclude la nota a firma della segreteria provinciale della Fiom.