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Fabriano: nomina Assessore al Marketing territoriale, la difesa del sindaco Santarelli

La Lega, Forza Italia e in generale molti esponenti del centrodestra cittadino hanno fortemente criticato la scelta dell’Amministrazione. La dura replica del Primo cittadino

Nello Fiorucci e Gabriele Santarelli

FABRIANO – La Lega, Forza Italia e in generale molti esponenti del centrodestra di Fabriano hanno fortemente criticato la scelta dell’Amministrazione comunale pentastellata di nominare un assessore al Turismo e Marketing territoriale, l’eugubino Nello Fiorucci, invece di procedere alla nomina di un Assessore ai Lavori pubblici o al Bilancio, figure vacanti da tempo. A replicare è, ora, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.

Il Sindaco

«Non mi stupisce che non ne comprendano l’importanza perché so che la loro visione di sviluppo del territorio non solo è miope, ma anche astigmatica, ossia: non riescono a vedere al di là del proprio naso, ma nemmeno vicino. Il marketing territoriale è una materia seria che va affidata a professionisti. Avere un professionista come Fiorucci a disposizione come componente della Giunta anziché come consulente esterno ha un valore incommensurabile e chi sa di cosa parlo ne è consapevole. Chi invece crede che anche questa sia una professione dove ci si può inventare, non capisce. La scelta di affiancare Fiorucci all’assessore alla Cultura Ilaria Venanzoni è stata una decisione condivisa. Il suo è un ruolo fondamentale di cucitura tra tutti i settori perché costruendo una identità e una visione di insieme riesce a rendere organiche le scelte fatte dagli altri Assessori. Per chi come noi crede che si debba puntare fortemente su questo settore sa quanto sia importante che tutti operino con questa visione: dallo sport, ai lavori pubblici, al commercio. Tutti possono e devono concorrere a concretizzare questa visione», specifica il Primo cittadino di Fabriano.

Cosa è stato fatto

Sul fronte della cultura «è stato fatto tantissimo con il recupero di una stagione teatrale come non se ne vedevano da anni sia per prosa che per la sinfonica. Abbiamo aggiunto la lirica consapevoli che a Fabriano esiste una antica tradizione e molte persone appassionate che infatti hanno puntualmente riempito il Teatro. Un Teatro che abbiamo risollevato anche strutturalmente riaprendo il terzo ordine chiuso dopo il sisma del 2016 e attrezzandolo con un service audio e luci prima completamente assenti. Questo ha permesso di ospitare tante iniziative per le quali prima gli organizzatori erano costretti a pagarne il noleggio. Ora procederemo con la manutenzione del tetto che da anni presenta problemi di infiltrazioni con la pioggia che viene bloccata con teli di plastica. Prendersi cura della cultura significa anche prendersi cura degli immobili che la ospitano. Per questo abbiamo anche messo mano al Museo della Carta che presentava intere sale danneggiate dalle infiltrazioni di acqua dal tetto, abbiamo realizzato il nuovo allestimento del chiostro maggiore e ospitato mostre temporanee che hanno dato continuità alle offerte. Abbiamo anche riallestito interamente la Pinacoteca restituendo colori più adeguati al posto del rosso con il quale erano state tinteggiate le pareti. La stessa Pinacoteca che ha accolto la Madonna Benois e la mostra su Gentileschi. La stessa Pinacoteca che ha visto decuplicare gli ingressi grazie alle numerose attività destinate ai bambini. Abbiamo aperto le rilevanze storiche culturali che erano sempre chiuse grazie a un servizio destinato che consente ai turisti di godere della bellezza dell’Oratorio della Carità e del complesso del San Benedetto. Il COVID ha bloccato la riattivazione del museo della stampa per il quale nel 2020 avevamo già stanziato le risorse necessarie».

L’affondo finale

Ci si dimentica troppo spesso e troppo facilmente «anche di quanto fatto per recuperare il Montini del quale, quando ci siamo insediati, il comune non aveva nemmeno le chiavi e l’unica cosa che si era pensato di fare era metterlo sul piano delle alienazioni per venderlo. Speriamo di riuscire presto a far aprire in quella sede il Museo Multimediale “Cinema e Territorio”. Abbiamo anche fatto crescere i tanti eventi organizzati dalle associazioni affiancandole e supportandole anche ma non solo con maggiori disponibilità economiche. Tutto questo viene fatto passare con un: non è stato fatto niente. Tipico di chi vive di slogan che nascondono il vuoto a livello di idee e progetti», l’ironica conclusione del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.