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Fabriano: peggiora la qualità dell’aria in città, ben 18 sforamenti nel corso del 2022

Nel corso del 2021 furono registrate dalla centralina dell'Arpam soltanto 8 giornate oltre il limite consentito di PM10. Il picco massimo dello scorso anno il 26 ottobre con 116 ug/mc, due volte e mezza oltre il consentito

Una veduta di Fabriano

FABRIANO – In peggioramento la qualità dell’aria a Fabriano, a fine 2022, si sono registrati sforamenti come mai negli ultimi anni: ben 18, contro gli 8 complessivi registrati nell’intero scorso anno. Anche il numero complessivo di giornate sopra 40 ug/mc è in crescita. La centralina dell’Arpam posizionata nella città della carta ha anche registrato un dato elevatissimo in due giornate consecutive di 116 ug/mc e ben 74 ug/mc nelle giornate del 26 e 27 ottobre, rispettivamente due volte e mezza e una volta e mezza oltre il limite massimo consentito fissato a 50 ug/mc.

I dati

A gennaio 2022, l’aria che si è respirata a Fabriano era già in leggero peggioramento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Un campanello d’allarme che ha dato la direzione per tutto il 2022. Si è infatti passati da 0 sforamenti a 2, registrati il 19 e il 24 gennaio, con anche 10 giorni sopra i 40 ug/mc, di cui cinque molto vicini alla soglia di 50 ug/mc. Miglioramento a febbraio, si passa infatti dai tre sforamenti da PM10 del 2021, a un unico giorno, esattamente il 5 febbraio scorso e altri due giorni con un dato vicino al limite. A marzo nuovo dato in controtendenza: a marzo 2021 nessuno sforamento, in quest’anno invece la centralina dell’Arpam posizionata a Fabriano ha fatto registrare il superamento del limite in due occasioni, il 28 e 29 marzo con ben 10 giorni sopra il 40, di cui cinque molto vicini alla soglia di 50 ug/mc. Nei mesi di aprile e maggio, i dati sono stati tutti ben al di sotto della soglia massima consentita, in linea con lo scorso anno. Solo a maggio un paio di giorni oltre 40 ug/mc. Giugno, invece, è stato un mese molto difficile per la qualità dell’aria a Fabriano con ben 5 sforamenti, contro l’unico del 2021. Ma a preoccupare sono i valori, un 49 il 5, poi due superamenti del limite il 23 e il 24. Infine il 27 un valore pari a 72 ug/mc, il 28 addirittura pari a 108 ug/mc e il 29 di 58 ug/mc. A differenza del 2021, anche i mesi estivi hanno fatto registrare superamenti del limite, uno a luglio il 5, con altri due giorni sopra 40 ug/mc; uno ad agosto, esattamente il 18. Settembre è stato in linea con il 2021 e, dunque, nessuno sforamento. Ad ottobre quattro giornate consecutive di sforamenti con picchi importanti: il 25 un dato di 57; il 26 ben 116; il 27 un dato 74; il 28 ottobre si è registrato un dato pari al 56. Agli sforamenti si sono aggiunti altri 7 giorni con il limite molto vicino, anche se non superato. A novembre solo uno sforamento: esattamente il 10 con un valore di 50, più altri 5 giorni sopra 40. Infine, a dicembre, un solo sforamento: il 3 con un dato pari a 51, più quattro giorni con il limite consentito avvicinato di molto. Il totale complessivo porta a 18 superamenti del limite massimo consentito di PM10 nell’aria. In tutto il 2021 se ne erao registrati a Fabriano, 8. Una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni: nel 2016 giornate di alta presenza di polveri sottili nell’aria a consuntivo di fine anno erano state 11; solo sei nel 2017; nel 2018 solo tre giornate oltre i 50 ug/mc (una ad aprile e due a dicembre); nel 2019 si erano registrati 9 sforamenti (3 a febbraio; 2 a giugno; 4 a dicembre); nel 2020, sette giornate oltre il limite consentito (2 a gennaio; 3 a marzo; una a novembre e un’altra a dicembre). Nel 2021 otto giornate. Nel 2022, più del doppio con 18 sforamenti complessivi.