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Fabriano Progressista: Andrea Giombi attacca e non si dimette

Rispedite al mittente le bordate che gli sono state rivolte dal coordinamento della neonata associazione politico-culturale chiamata, anch’essa, Fabriano Progressista. E alla quale, Giombi ha deciso di non aderire

Gianfranco Leonelli e Andrea Giombi
Gianfranco Leonelli e Andrea Giombi

FABRIANO – Nessuna intenzione di dimettersi dal gruppo consiliare di Fabriano Progressista. Andrea Giombi rispedisce al mittente le bordate che gli sono state rivolte dal coordinamento della neonata associazione politico-culturale chiamata, anch’essa, Fabriano Progressista. E alla quale, Giombi ha deciso di non aderire.

«In questi primi mesi, come gruppo consiliare, abbiamo lavorato tanto e bene: vertenza Tecnowind; non potabilità delle acque pubbliche; ampliamento delle tematiche delle Commissioni consiliari facendo includere i temi della sanità e del lavoro; totale scopertura del fiume Giano; arte bonus; piano di eliminazione delle barriere architettoniche; tutela del ponte di San Lorenzo; verde pubblico in via Bellocchi; presidenza della commissione Area Istituzionale, e molto altro ancora», la premessa di Giombi, al cui fianco era il coordinatore provinciale di Art. 1-Mdp, Gianfranco Leonelli.

Quindi, seguendo lo schema dei suoi antagonisti, ecco l’attacco frontale in direzione dei componenti dell’Associazione omonima al Gruppo consiliare. «Da aprile del 2017 sono membro di Art. 1-Mdp, nel quale ricopro anche ruoli a livello provinciale e regionale e di cui non ho fatto mistero con i membri della lista elettorale Fabriano Progressista. Dopo il successo elettorale, si è deciso di dare una organizzazione al gruppo. Il 4 settembre scorso è stato scritto l’atto costitutivo e lo statuto, nessuno mi ha coinvolto nella stesura di entrambi. Per questo ho inviato una proposta alternativa di organizzazione. Ci siamo incontrati il 19 settembre ed ho fatto presente che la strada che si stava prendendo avrebbe comportato per me, che non ero stato coinvolto voglio ribadirlo, la contemporanea iscrizione a due veri e propri partiti: Mdp e Fabriano Progressista», spiega la sua tesi, Giombi.

Nonostante ciò, «è stato votato lo statuto e l’atto costituivo senza tenere conto delle mie considerazioni, oltretutto senza avere nemmeno una settimana di tempo per proporre emendamenti che consentissero una maggiore democraticità organizzativa. Alla luce di ciò, ho legittimamente deciso di non aderire a questa forma associativa».

Per tutti questi motivi, «in un’ottica democratica decido semplicemente di rispettare il mio mandato elettorale e di rimanere all’interno del Gruppo consiliare Fabriano Progressista. Alla volontà dei membri della neonata e successiva associazione di volermi fuori dal Gruppo consiliare, rispondo che l’unità del centro sinistra e della sinistra è di fondamentale importanza e deve rimanere la nostra priorità per affrontare i temi volti alla difesa dei diritti sociali, che devono caratterizzare il nostro impegno politico. E questo è e rimane il mio unico obiettivo colorato da molta passione».