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Fabriano Progressista diventa anche un’associazione. Ma una parte non gradisce

La lista ha ottenuto un lusinghiero risultato alle scorse elezioni comunali eleggendo, come consiglieri, Vinicio Arteconi e Andrea Giombi. Quest'ultimo, però, non ha aderito alla nuova associazione che ha come coordinatore Francesco Spedaletti

Una veduta di Fabriano
Una veduta di Fabriano

FABRIANO – «Dopo il notevole successo elettorale conseguito nelle recenti elezioni comunali la lista Fabriano Progressista ha ritenuto opportuno trasformarsi in una struttura organizzata, segnatamente una associazione politico-culturale, al fine di coinvolgere nel progetto altre persone e di estendere la sua azione in coerenza con il programma presentato a livello elettorale». I soci fondatori, complessivamente una trentina, devono ispirarsi a lealtà, solidarietà e senso di responsabilità. Ma si crea subito maretta.

Evolve il progetto politico di Fabriano Progressista che ha conseguito oltre il 15 per cento alle scorse elezioni comunali, eleggendo due consiglieri di opposizione: Vinicio Arteconi e Andrea Giombi. Si è deciso, ora, di strutturare il tutto, dando vita a una associazione che ha come tratti fondamentali l’essere: pluralista, democratica e apartitica. “Con ciò volendo sottolineare per un verso lo sforzo di dar vita ad una struttura aperta a tutti coloro che si riconoscono nei valori e nel solco delle tradizioni popolari e dei movimenti progressisti e riformatori, e per altro verso di collegarsi a tutte quelle esperienze che in tante parti d’Italia, superando le diversificazioni degli apparati, tentano di dar vita a forme e soggetti unitari per il lavoro, la eguaglianza e la democrazia”, si legge in una nota di presentazione.

Il logo dell’associazione Fabriano Progressista

Caratterizzano l’Associazione un tavolo mirato a confrontarsi con forze politiche e associative di analoghe tradizioni e un centro di ricerca e di studi teso ad analizzare le specificità della società fabrianese e a organizzare pubblici dibattiti e incontri sulle questioni fondamentali del Paese. Il coordinatore dell’Associazione è Francesco Spedaletti.

Non ha aderito a questa Associazione, Andrea Giombi consigliere eletto fra le fila della lista Fabriano Progressista. «Non ne faccio parte perché la ritengo un vero e proprio partito politico locale radicale privo di democrazia interna. A breve comunicherò le dinamiche con le quali è nata questa associazione e le mie intenzioni. La mia volontà, comunque, è quella di rimanere all’interno del Gruppo consiliare Fabriano Progressista e pretendere, come penso ci chieda la città, che l’intero gruppo abbia come punto di riferimento il programma elettorale depositato in Comune e non riferimenti ad associazioni nate a posteriori. Una operazione di questo tipo significa solamente vecchia e sterile politica volta allo scontro».