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Fabriano, la provocazione dei titolari de Lo Sverso: in vendita l’attività

Cartello vendesi attività e numero di cellulare al quale rivolgersi. Questa la provocazione dei titolari del noto locale della movida cittadina citata direttamente nell’ordinanza firmata dal sindaco, Gabriele Santarelli

Le vetrine del noto locale della movida cittadina
Le vetrine del noto locale della movida cittadina

FABRIANO – Cartello vendesi attività e numero di cellulare al quale rivolgersi. Questa la provocazione dei titolari del noto locale della movida di Fabriano, Lo Sverso, citata direttamente nell’ordinanza firmata dal sindaco, Gabriele Santarelli, che vieta la vendita di asporto di alcolici e superalcolici, oltre a istituire poteri di controllo sugli avventori da parte dei proprietari di pubblici esercizi e simili (Leggi l’articolo).

Un’ordinanza che sta letteralmente incendiando i social network fra attacchi e difese. Insomma, Fabriano sembra spaccata in due fazioni fra favorevoli e contrari a questo atto del primo cittadino di Fabriano. Quest’ultimo continua a sostenere la propria idea continuando a postare di «pressioni», non meglio specificate, ricevute fin dal suo insediamento, oltre a «impegni disattesi» da parte dei titolari della movida cittadina.

Dall’altra parte, si racconta di aver fatto il possibile a quanto richiesto per andare incontro alle esigenze dei residenti di via Balbo che da anni, ormai, continuano a lamentarsi per gli schiamazzi, la sporcizia e il degrado che – a loro dire – è figlio diretto della movida.

Da Lo Sverso si è risposto in modo ironico con fogli di giornali che inneggiano al Proibizionismo e, appunto, con l’annuncio di vendita del locale. Si spera sia solo una provocazione e nulla più, questo l’invito di tanti fabrianesi, non solo giovani.

Locandina postata su Facebook
Locandina postata su Facebook

Ovviamente, anche le forze di opposizione stanno prendendo posizione sull’argomento. Fra queste, il Pd che propone anche una soluzione. «Fermo restando che i comportamenti incivili non devono mai essere tollerati, la presa di posizione del Sindaco non è assolutamente condivisibile: esistono due interessi da tutelare, da un lato la quiete ed il decoro per i residenti, dall’altro la libertà dei locali di svolgere legittimamente il loro lavoro. Non si può pensare di sostituire la responsabilità individuale delle persone incivili con quella dei gestori: le evidenti carenze nella gestione dell’ordine pubblico da parte del Sindaco non possono essere sopperite con assurdi divieti. Perché invece non si sono concordate con gli stessi gestori modalità condivise per evitare schiamazzi e sporcizia? Ad esempio, come si fa tuttora in molti paesi europei, con la previsione di una cauzione sui contenitori in plastica a rendere delle bevande e con una maggiore presenza delle forze dell’ordine».

Secondo Francesco Ducoli, «questa ordinanza, invece, danneggia in modo grave e ingiustificato le attività e i locali serali, spesso gestiti da giovani che hanno fatto investimenti per il loro futuro, tra l’altro riqualificando zone del centro che altrimenti sarebbero rimaste deserte. Mi sembra assurdo che, al fine di punire chi è incivile e sporca, si debbano pregiudicare tanti locali che danno lavoro e un servizio ai cittadini di Fabriano. Il Sindaco si deve svegliare dal torpore nel quale ormai tutta la Giunta sembra caduta: queste uscite incomprensibili e dannose non possono mascherare l’inerzia e la mancanza di idee e prospettive».