FABRIANO – Il comune di Fabriano diffida l’Asur sulla questione legata alla chiusura del Punto nascita. Ad annunciarlo il sindaco, Gabriele Santarelli. «In mattinata, insieme all’Avvocatura interna, abbiamo formalizzato una diffida alla chiusura del Punto nascita dell’ospedale di Fabriano la cui comunicazione ufficiale ci è stata inviata solo in data 13 febbraio. La diffida rivolta all’Asur ritiene che il Direttore sia responsabile personalmente di ogni danno ed evenienza che dovessero verificarsi in conseguenza della decisione comunicata. Sempre insieme all’Avvocatura interna abbiamo avviato iniziative che comunicheremo nei prossimi giorni», la comunicazione del primo cittadino.
Dunque, si spera ancora e si battono anche le strade legali, ivi compresa il possibile ricorso al Tar suggerito dall’Associazione Fabriano Progressista e inviata all’Unione dei Sindaci dell’Ambito 10.
Nel frattempo, si registrano sempre posizioni politiche. «Si agisca e non si facciano solo parole». Questo il monito della Lega di Fabriano. «Si sapeva da tempo che il rischio chiusura era incombente, queste levate di scudi e prese di posizione andavano fatte prima. Diciamo questo perché più di un anno fa presentammo una mozione per chiedere l’impegno del Sindaco, supportato da tutto il Consiglio comunale, a intervenire in tutte le sedi competenti a difesa dell’ospedale di Fabriano. Quella mozione fu riportata in commissione e dopo più di un anno si è partorito un documento condiviso. Sempre un anno fa lanciammo la provocazione della “Serrata Cittadina”, per denunciare l’abbandono, da parte della politica, della città e del comprensorio. Doveva essere una manifestazione senza simboli e sigle, nessuno ha risposto. Una nostra parlamentare ha presentato una interrogazione al Ministro della Salute, non c’è stata ancora risposta. Tutto questo fa pensare che certi argomenti possono essere trattati solo da qualcuno che ci ha costruito il consenso e che ancora oggi, ergendosi a difensore esclusivo continua a fare demagogia in loco quando i suoi rappresentanti in Regione fanno l’opposto», il j’accuse della Lega.
«È bello vedere il nostro Sindaco sul sentiero di guerra, finalmente, per un tema concreto e sensibile per Fabriano. Ci chiediamo, siamo in tanti, perché ora e non prima. È quasi patetico e surreale vedere il Pd locale difendere il Governo regionale che in tema di sanità ha massacrato, non solo Fabriano, tutta la zona montana delle Marche. Il nuovo Piano Sanitario Regionale prevede l’ospedale unico provinciale, se approvato così come presentato in Giunta regionale, decreterà la fine di quel poco che rimane dell’ospedale. Invitiamo il Pd locale e la sinistra fabrianese a prendere posizione contro questa proposta e a ricordare al Presidente Ceriscioli le promesse fatte in campagna elettorale, una su tutte era di non chiudere il Punto nascita fino a che non fosse completata la SS76. È facile ora, per qualcuno, dire “siete al Governo, fate”, scordandosi che fino a poco fa c’erano gli stessi che ora fanno i paladini di tutti i problemi che affliggono la città. Questa è demagogia spicciola», le bordate indirizzate ai Democrat.
Secondo il coordinamento Lega di Fabriano, in questo momento la politica dovrebbe stare in silenzio e operare al meglio presso i propri rappresentanti e le istituzioni. «I nostri Consiglieri regionali sono pronti a presentare emendamenti al Piano Sanitario Regionale e a chiedere il riconoscimento di ospedale capofila per l’Area Montana dell’ospedale di Fabriano».