FABRIANO – Calano gli abitanti e, di conseguenza, si rischia la perdita di servizi e/o ridimensionamento degli stessi. Detto che i residenti al 31 dicembre 2018 si sono attestati a 30.615 unità, da evidenziare che il rapporto nati/morti continua a essere sbilanciato a favore dei secondi dal 2002 a fine 2018.
Inoltre, la dinamica della popolazione è stata influenzata dal tasso di crescita migratorio non solo dal punto di vista del fenomeno di flusso in entrata, immigrazione tout court, ma anche da quello relativo all’indice di natalità degli stranieri che in trent’anni è passato da valori pari allo zero a una percentuale che supera il 24% nel 2016 per scendere vertiginosamente al 7% nel 2018.
Uno dei dati che probabilmente dovrebbe far allarmare molto l’Amministrazione comunale di Fabriano e non solo, riguarda la composizione anagrafica per fasce di età dei residenti dove si evidenzia, esaminando il trend degli anni 2010-2018, che la popolazione in età senile (over 65 anni) sta progressivamente aumentando attestandosi a oltre il 24% nel 2018. Mentre i residenti in età scolare (7-14 anni) e prescolare (0-6 anni) rappresentano complessivamente il 13,82% della popolazione. Pertanto i non attivi (under 14 e over 65) costituiscono quasi il 37% della popolazione residente. Quella attiva fa registrare tra i 15-29 anni un calo dal 15,40% del 2010 al 13,82% del 2018. Diminuzione confermata nel target dei 30-65 anni d’età che passa dal 50,54% al 49,32%.
Ancora, dal 2015 al 2018 sono diminuiti i minori – complessivamente 4.650, il 15,19%, della popolazione residente – in tutte le fasce di età: la popolazione in età dell’obbligo scolastico (6-16 anni) ammonta a 3.006 giovani (pari al 9,82%) dei residenti. Gli anziani al 31 dicembre 2018 (65+) sono 7.830, 417 unità in più rispetto al 2017. Dal 2010 al 2018 la percentuale di anziani sulla popolazione è passata dal 24,82% al 25,58%. Significativa è la presenza di “grandi anziani” (85+): dal 2010 al 2018 sono passati da 1.048 a 1.301 e rappresentano il 4,74% di tutta la popolazione residente e il 16,61% della popolazione anziana. Dunque, una popolazione sempre più anziana che necessità di assistenza e cure.
Scendono invece coloro che sono inquadrati come popolazione attiva, segno che l’emigrazione è ormai un fenomeno con il quale fare i conti in termini di impoverimento del territorio.