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Fabriano: il commosso ricordo della città per la scomparsa di Pino

Tante vite in una sola. Una persona eccezionale e stimata in modo trasversale da compagni e avversari politici

Pino Falzetti

FABRIANO – Mondo della politica, del giornalismo e della cultura, in lutto a Fabriano per la scomparsa, a 71 anni, di Giuseppe Falzetti, per tutta la città conosciuto come Pino. Tante vite in una sola. Una persona eccezionale e stimata in modo trasversale da compagni e avversari politici. A portarlo via, una terribile malattia che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo. Circondati dall’affetto dell’intera città, la moglie, la figlia e tutti i suoi parenti.

«Impossibile non volergli bene e non stimarlo», queste le poche parole dell’ex sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, dopo aver appresso della scomparsa di Pino Falzetti. Esponente storico della sinistra fabrianese, ha militato nel Pci per anni, per poi lasciare il partito poco prima della nascita del Pd. «Una persona eccellente, arguto, politicamente come pochi altri per preparazione e competenza», prosegue Sorci. Falzetti è stato più volte eletto consigliere comunale di Fabriano. «La prima volta, neppure il suo partito, il Pci, ci poteva credere. Non era l’uomo sul quale avevano puntato e, invece, ha sbaragliato tutti», ricorda l’ex sindaco Sorci che aggiunge un ulteriore aneddoto risalente a quando lo stesso Falzetti, nel 2007, si era candidato a Sindaco con una lista civica Fabriano nel cuore insieme alla sua più cara amica, Katia Silvestrini. «Ricordo che, nonostante fossimo competitor, ci siamo recati insieme negli studi televisivi di un’emittente marchigiana per partecipare al dibattito in vista delle elezioni. Quando stavamo ritornando, ci è venuta fame e abbiamo deciso di cenare insieme anche se l’ora era tarda. Mai uno screzio, ma solo sincero affetto e grande stima. Mi mancherà moltissimo», conclude Sorci. Oltre alla carica di consigliere comunale, per alcuni mesi è stato anche assessore durante il mandato del sindaco Francesco Santini.

Pino Falzetti, figlio di Angelo partigiano e faro dell’Anpi cittadina, era un capostazione titolare, ha diretto per anni il periodico della sinistra fabrianese, Il Progresso, con un giornalismo arguto, ironico, rispettoso di tutti. Abbandonata la politica attiva, si è dedicato alle altre sue grandi passioni: la bicicletta e i viaggi. Ha contribuito a far girare il mondo a decine di fabrianesi grazie all’agenzia I viaggi del Gentile che si trova all’interno della stazione ferroviaria cittadina. Negli scorsi giorni, è peggiorato improvvisamente ed è stato ricoverato d’urgenza in ospedale. Purtroppo, è sopraggiunta la morte nella tarda serata di venerdì scorso. Gli attestati di stima si sono moltiplicati in pochi minuti, non appena si è diffusa la notizia della sua scomparsa. «La notizia che non avremmo mai voluto dare, che ti colpisce in piena serata e ti lascia nello sconforto. È venuto a mancare il “nostro” e “vostro” Giuseppe, ma che tutti chiamavano Pino. Il tuo entusiasmo e lo spirito vitale che hai spigionato, continuerà a sostenerci e a farci andare avanti come avresti voluto Tu. Ti vogliamo ricordare cosi, sempre in viaggio, sempre attento e disponibile alle esigenze di chiunque, una “grande persona”», il commosso ricordo dello staff dell’agenzia di viaggi.

«Giorno triste per Fabriano che perde un esponente della propria classe dirigente che si è sempre distinto per il suo impegno civile, per le sue battaglie di giustizia sociale e di libertà. Ricordiamo anche suo padre Angelo; non dobbiamo dimenticare che la famiglia Falzetti ha dato tanto alla vita repubblicana della nostra città», il ricordo del presidente di Elica, Francesco Casoli.

«Pino era un uomo limpido, ironico, integro, sincero, in un tempo di voltagabbana e ‘piegatori’ di schiena di professione, coerente nei suoi ideali, nella fede politica di famiglia, con il mitico babbo Angelo, che conobbi capostazione delle Ferrovie a Monterosso di Sassoferrato negli anni liceali. Una perdita per la città di Fabriano e per il territorio», le parole dello storico Galliano Crinella.

«Pino Falzetti se ne è andato e non posso crederci. Il direttore del Progresso con cui ho passato mille sere a chiudere quel giornale di volontari e appassionati imprecando contro i ritardatari e contro il tempo; il compagno lieve e laico che di fronte alle mie eresie scuoteva il capo con una immensa e baritonale risata; il figlio di Angelo e Assunta, indimenticabili eroi della mia infanzia all’Albergo Italia e della mia adolescenza di giovane comunista; il ciclista democratico della Petruio, il viaggiatore chiassoso, il ferroviere tutto storie e aneddoti, il buongustaio e sommelier che avevo ritrovato negli ultimi anni per qualche robusta e gaudente bicchierata. Ti ho voluto un gran bene Pino ed è sempre più difficile salutare le tante persone buone del mio piccolo mondo antico che se ne va. Salutami Angelo e Assunta che ti stanno aspettando e anche mio padre», le parole di Gian Pietro Simonetti.

I funerali si svolgeranno domani 29 giugno alle 11 nella Cattedrale di San Venanzio. Dopo il rito funebre, il feretro sarà sepolto nel cimitero di Santa Maria. La famiglia non chiede fiori, in segno di lutto, ma offerte all’Airc, Fondazione per la ricerca sul cancro.