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Fabriano: in ricordo di Sara Menichelli, borsa di studio, sport e infiorate

La pandemia frena, ma non ferma l'organizzazione di iniziative tutte tese alla cultura del dono con il coinvolgimento della sezione cittadina dell'Aido

Un momento dell'incontro in ricordo di Sara Menichelli

FABRIANO – In ricordo di Sara Menichelli continuano, a distanza di cinque anni dalla sua tragica morte avvenuta in un incidente stradale lungo la A14, le iniziative e manifestazioni promosse dalla famiglia in collaborazione con numerose associazioni di Fabriano, con in prima linea l’Aido, sezione cittadina, grata ai genitori che diedero il loro assenso all’espianto degli organi che ha permesso di regalare speranza a otto persone attraverso questo ultimo gesto di amore di Sara.

Sport, infiorate e una borsa di studio, quest’ultima iniziativa giunta alla sua seconda edizione e che ha visto un momento di riflessione fra tutti gli organizzatori. «La vita non finisce e grazie all’Aido e a tutta porta Cervara è stato possibile trasmettere il messaggio del dono attraverso una borsa di studio», hanno raccontato i genitori di Sara, Giancarlo e Rita. «Noi vogliamo portare avanti questo progetto e siamo fortunati ad avere tante persone accanto a noi che ci sostengono».

Ci si è ritrovati all’interno della chiesa di San Filippo a Fabriano, la chiesa dei giovani, dove Sara ha sempre infiorato. «Qui abbiamo vegliato per darle l’ultimo saluto dalla vita terrena. L’infiorata qui esposta rappresenta la natività della Madonna Sistina di Raffaello, ma ogni infiorata ci fa pensare alla nostra Sara, volata in cielo troppo presto. Negli scorsi anni i mastri infioratori di porta Cervara hanno ricordato Sara con delle opere meravigliose: delle mongolfiere che rappresentavano le vite da lei salvate e una foto di Sara in occasione della consegna della prima borsa di studio a lei intitolata», ha spiegato Luana Vescovi di Aido Fabriano. «Appena sarà possibile torneremo a incontrare circa un migliaio di studenti delle IV e V superiori per lanciare la seconda edizione della borsa di studio intitolata alla nostra Sara Menichelli, donatrice di vita. Ma nel frattempo vogliamo continuare nella diffusione della cultura del dono che, grazie a questa collaborazione, può riuscire a salvare ancora più vite».

Presente all’incontro anche il team della banca degli occhi dell’ospedale di Fabriano: Denis Didu, Massimiliano Corneli e Silvia Confori, per ricordare l’importanza del dono di organi e tessuti in grado di cambiare la vita a persone con patologie gravi. Sostegno e vicinanza anche da parte del Presidente dell’Ente Palio Sergio Solari, dal consigliere spirituale dell’Aido don Umberto Rotili e da parte del parroco di San Filippo e della Cattedrale di San Venanzio, don Alfredo Zuccatosta.

«Una storia come quella di Sara rappresenta perfettamente il senso del “dono”. Il suo gesto, il suo vissuto, rappresentano un grande esempio perché in questa maniera è possibile strappare alla morte tante altre persone in difficoltà. È una cultura, è una visione e diventa un elemento della nostra vita», hanno concluso i presenti.